Josif Broz detto TITO
Josif Broz detto TITO
Egli appartiene alla sfortunata generazione nata verso la fine dell’800 che ha dovuto partecipare alle due Guerre Mondiali. |
Ci accompagna une delle numerose canzoni e marce dedicate a Josif Broz: “Racunajte na nas” (“Conta su di noi”). Il nostro eroe nacque nel 1892 a Kumrovec in Croazia, settimo di ben 15 figli. |
Tito amava gli scacchi e non perdeva occasione per giocare… Qui lo vediamo in una foto d’epoca mentre fa una partita con Fiorello La Guardia sindaco di New York, a quei tempi direttore dell’UNRRA (l’Associazione delle Nazioni Unite per il Soccorso e la Ricostruzione dell’Europa). |
|
|
|
Come accennato, Tito era un edonista che amò la vita in tutte le sue manifestazioni e fu fortemente amato dal suo popolo, suscitando simpatie nel mondo per i suoi modi semplici, inusuali in un capo comunista. |
|
Un suo aforisma che fece scalpore: “Non siamo noi, i capi di Stato e di Governo, che dobbiamo dire al popolo ciò che deve fare e ciò che è giusto… È il popolo che ha il diritto di dirci ciò che vuole da noi e ciò che ritiene utile per lui e sta a noi governanti di fare il possibile per accontentarlo!” (frase impensabile per gli altri capi ideologici dell’epoca, che si ritenevano depositari della verità). |
DALL’ALBUM FOTOGRAFICO DEL FOTOGENICO MARESCIALLO
attendere il caricamento delle immagini…
con l’immancabile pipa | con degli alti prelati cattolici | con Churchill | ||
con la Regina (Elisabetta, non quella degli scacchi) |
col nostro Sandro Pertini: due partigiani | con Sophia Loren | ||
con il suo cavallo (ma non quello del nostro gioco….) |
improvvisando al pianoforte | con i figli, pochi giorni prima della sua scomparsa |
||
i bambini, avvenire del paese |
|