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Archivio: “Scacchiere e Chiacchiere”


ARCHIVIO: “SCACCHIERE E CHIACCHIERE” (CONTINUA)

 


 

 


CAISSA E COMPUTER

Speriamo che internet, con la possibilità di giocare facilmente e rapidamente senza spostarsi dalla propria poltrona, possa dare un impulso al gioco degli scacchi in Italia, dove le statistiche sono ancora deludenti. Non più di 5 milioni sono i nostri compatrioti che giocano almeno una volta al mese (meno del 10%), mentre i tesserati (membri di 350 circoli) sono appena 20.000, di cui solo un terzo a livello agonistico. È stato scientificamente provato che il gioco merita di essere sviluppato, perchè determina un quoziente di intelligenza superiore alla media. Non c’è a questo proposito da stupirsi di quanto riportato da “Repubblica”, cioè che Silvio Berlusconi avrebbe affermato che “le freccette sono meglio degli scacchi” (una delle solite battute poco felici?). Molti si preoccupano del fatto che i computer sono ormai in grado di battere gli essere umani a questo gioco, ma in fin dei conti non bisogna aver paura che i robot possano pensare come gli uomini… dobbiamo invece temere che siano gli uomini a cominciare a pensare come i robot.
 


CAMPIONI A CONFRONTO

Nella foto Anatoli Karpov, l’ex campione del mondo di scacchi, che ha recentemente visitato l’Argentina in un viaggio promozionale. Il russo è stato ospite della trasmissione televisiva condotta da Diego Maradona. I due famosi personaggi si sono sfidati dirigendo una partita a scacchi vivente, con dei ragazzi che impersonavano i vari pezzi del gioco, bianchi e rossi. Karpov giocava “alla cieca”, cioè con una benda nera sugli occhi. Maradona, che aveva i bianchi, dopo poche mosse ha chiesto ed ottenuto la patta. Il re degli scacchi a donato al re del calcio una bella scacchiera di legno ed il campione argentino ha ricambiato con un pallone con il suo autografo. Karpov ha poi giocato una simultanea ed ha confessato che gli
piacerebbe rigiocare con il mitico, imprevedibile Bobby Fischer.
 

 


 

 


“TERMINATOR” ANCHE SULLA SCACCHIERA ?

Chi pensava a Schwarzenegger come al classico pacchetto di muscoli, privo di cellule grigie, ha dovuto ricredersi due volte. La prima alla notizia della sua elezione a Governatore della California. Arnold ha saputo giocare un’abile “partita” fra i due “partiti” USA e vincere il favore del pubblico con la sua retorica anti-tasse. La seconda sorpresa è stata apprendere che il nostro attore è un appassionato di scacchi di buon livello (nella foto una sua partita con Kasparov). Egli ha sempre tenuto una scacchiera negli spogliatoi durante i suoi film ed ha insegnato il gioco a suo figlio Christofer di 4 anni. Le origini europee ed una mente brillante (sviluppata dagli scacchi?) hanno fatto dell’emigrante austriaco senza un soldo il gestore dell’economia californiana, la quinta del mondo intero. Quale sarà la terza sorpresa? Dalle caselle bianche alla Casa Bianca?
 


GRANDI SCACCHISTI: COME LI HA VINTI LA MORTE?

Le emozioni delle partite ed un certo sedentarismo ci portano ad una macabra risposta: l’infarto è stata la causa del decesso per 23 famosi giocatori, fra cui Murphy (dopo una doccia fredda), Euwe, Keres, Lasker, Koltanowski (a 93 anni!), Staunton, Reshevsky, Bogoljubov (durante una simultanea). Al secondo posto il cancro con 7 casi: Botvinnik, Bourdonnais, Bloodgood, Petrosian ecc. Al terzo il diabete con 5 (Tchigorin) ed il suicidio con 4 (Zweig, Grigorian). Non mancano casi di morti inconsuete: Alekhine fu soffocato da un boccone di carne, Pillsbury morì di sifilide, Reti di scarlattina, Mikhail Tal da un totale blocco dei reni, Paolo Boi fu avvelenato, Krylenkov venne fucilato da Stalin, Landau gasato dai nazisti, Yates dolcemente nel sonno per una fuga di gas, Rossalino cadde dalle scale, Turner fu pugnalato da un collega giornalista d’una rivista di scacchi. Infine Vera Menchik, campionessa mondiale di scacchi, fu colpita da una V2 durante i bombardamenti tedeschi su Londra.
 

 

 


 

 


MINISCACCHI MERAVIGLIOSI

Nel Museo Arti e Industrie di Amburgo viene conservato una fra i più piccoli tavolini di scacchi del mondo, creato in Inghilterra nel secolo XIX. Tutta in prezioso avorio la tavola è alta 4 centimetri, mentre la scacchiera ha le dimensioni di 4,2 x 4,2 cm. Buona per farci giocare le bambole!
 


L’ONU DEGLI SCACCHI

Fu un francese, come per le Olimpiadi, ad aver l’idea di una associazione mondiale degli scacchisti. La F.I.D.E. (Fédération Internationale Des Echecs) venne così fondata il 20 luglio 1925, ottant’anni orsono. Ogni Paese poteva iscriversi con una contribuzione di 300 franchi (d’anteguerra). Il primo presidente fu l’olandese Rueb e la sede fu stabilita all’Aia. Fra i 15 paesi fondatori l’Italia, altre 12 nazioni europee, l’Argentina ed il Canada. Pensiamo che il nome FIDE venne scelto perchè in latino vuol dire CON FIDUCIA, anche perchè il motto della federazione è il latino “GENS UNA SUMUS” (siamo un solo popolo).
La FIDE inaugurò la prima Olimpiade di scacchi, che venne aperta solo ai dilettanti. Nel 1947 l’allora Unione Sovietica si unì all’associazione dopo aver chiesto ed ottenuto l’espulsione della Spagna fascista. Nel 1950 vennero attribuiti i primi 27 titoli di Grande Maestro, mentre nel 1971 fu stabilita la prima graduatoria con il punteggio ELO. Nel 1999 la F.I.D.E. venne riconosciuta come federazione sportiva. L’attuale presidente è il calmucco Ilyumzhinov, il quale è anche il numero uno nel suo piccolo paese, membro della federazione russa. L’associazione conta ben 159 Paesi membri, con oltre 5 milioni di federati.
 

 


 

 


EUROSCACCHI

Ci siamo!. Dal 17 giugno al 3 luglio si svolge, nei pressi di Varsavia (Polonia), il sesto Campionato europeo di scacchi. Circa 250 partecipanti da tutto il mondo (soprattutto, naturalmente, dai paesi dell’Est, comprese 5 donne). Il bello è che ognuno, anche dei semplici dilettanti come noi, si può iscrivere, soggiornando a sue spese: abbiamo notato giocatori con punteggio ELO anche di soli 1800 punti. Dieci grandi campioni, invece, sono invitati e saranno spesati dagli organizzatori. Fra essi il noto Grande Maestro Vassili Ivanchuk (Ucraina), con ELO 2739. Dall’Italia la gradita presenza di Michele Godena (ELO 2525), Fabio Bruno (ELO 2374) e Mario Lanzani(ELO 2356 ). Il campionato si svolge su 13 rounds col sistema svizzero; ci sono premi per 120.000 euro, di cui 20.000 al primo. Vi terremo al corrente.
 

PROFETA IN PATRIA

Ben sei fra i più grandi giocatori di scacchi del momento hanno partecipato al torneo Mtel Masters a Sofia (Bulgaria). Fra essi l’indiano Vishi Anand (vincitore dell’ultimo Oscar scacchistico), Vladimir Kramnik, Mickey Adams, la simpatica Judit Polgar e Veselin Topalov, la stella dello scacchismo bulgaro. È stato proprio quest’ultimo a trionfare, tra l’entusiasmo dei locali sostenitori. Fra i premi una bellissima icona, che possiamo ammirare nella foto di premiazione del vincitore (in giacca bianca).
 

 

 

 

 


IL CAPO E LA TESTA

La scrittrice Kate Bogue ci racconta di quando Robespierre, l’implacabile capo dei Giacobini durante la Rivoluzione Francese, frequentava il Café de la Régence, a Parigi, dove si dedicava a incruenti combattimenti davanti alle 64 caselle degli scacchi (di cui era appassionato), fra una condanna e l’altra di nobili ed avversari alla terribile ghigliottina. Quella sera l’Incorruttibile (così veniva chiamato) aveva subìto due sconfitte da parte di un giovane dai lineamenti delicati, che celava i suoi capelli bruni sotto un ampio cappello frigio. “Ancora un’altra! Si rifiuta forse qualcosa a me? – gridò Robespierre – Guarda, cittadino, eco la posta che ti propongo!”, estraendo dalla sua tasca parecchi pezzi d’oro. “No, cittadino, se vinco mi darai solo un esemplare della tua firma” rispose il giovane, adagiando sul tavolo un foglio piegato. “Sia!” concesse l’Incorruttibile distrattamente. “Si direbbe che il ragazzo abbia impegnata una fortuna in questa partita” esclamavano gli astanti, vista la tensione con cui il giovane eseguiva le sue mosse. “Scacco matto!” annunciava pochi minuti dopo con voce soffocata il temerario avversario del Giacobino. Per la terza volta Robespierre era vinto! Il giovane gli tese il foglio e l’Incorruttibile, con la penna in mano, vi gettò uno sguardo. “Come? Tu mi hai teso un tranello per farmi firmare la grazia in favore di un maledetto aristocratico! Ebbene sia, Robespierre è di parola! Domani ci sarà un condannato in meno sulla carretta” soggiunse, presentendo forse che un giorno lui stesso avrebbe salito il palco della ghigliottina. E concluse: “I miei complimenti per la tua sagacità, cittadino!”. “Cittadina” rettificò sottovoce la sua opponente, lasciando sbocciare la lunga chioma corvina dal cappello sventolato in segno di commiato. E fu così che, grazie agli scacchi, l’audace ragazza riuscì a salvare la vita del suo uomo.
 


ABBASSO LA DIFFERENZA!

Per secoli uomini e donne hanno giocato a scacchi fra loro senza nessun problema. Con l’epoca moderna dei tornei, invece, è stato ritenuto che il gentil sesso (non possedendo forse l’istinto di guerra) fosse svantaggiato rispetto ai maschietti e dunque le gare sono state divise in competizioni maschili e femminili. Ora la Spagna ha rimesso le cose a posto. Il nuovo statuto della Federazione iberica di scacchi (dal bel nome di FEDA) stabilisce che il “jugador” (giocatore) “puede ser de sexo masculino o femenino”, eliminando ogni differenza fra uomini e donne nelle classifiche e negli incontri!. Ci saranno altre federazioni che seguiranno? È buon segno che, per la prima volta nella storia del “Nobil Gioco” ai campionati del mondo di scacchi sia stata invitata, insieme a 7 uomini, anche una donna (Judit Polgar, chi altri?). Stessa cosa ai campionati europei. Staremo a vedere…

(A lato: “Marte gioca a scacchi con Venere” – Padovanino 1630)
 

 


 

 


GLI SCACCHI CE L’HA IN TESTA!

Scalpore e rabbia nel mondo per l’attacco al grande campione Garry Kasparov.
Fingendosi un cercatore di autografi, un tizio gli si è avvicinato e gli ha rotto in testa una scacchiera, dicendogli: “Ti ammiro come scacchista, ma non accetto le tue vedute politiche!”.
Si sa che Garry si è ritirato dalle competizioni per dedicarsi all’opposizione al premier russo Putin e quest’ultimo è sospettato dunque di aver mani in pasta nell’attacco; infatti molti erano al corrente di questa aggressione, come dimostrato dal fatto che l’incidente è stato ripreso da due fotografi e da due diversi punti di vista.
“E’ una vergogna che ciò succeda in un Paese che ho rappresentato per tanti anni” ha concluso il campione.
 


CAMPIONATO MONDIALE SCACCHI: “TANGO & CASH”

Il torneo sarà tenuto dalla FIDE, salvo contrordini, a San Luis in Argentina il 27 settembre prossimo e riunirà gli otto migliori giocatori in classifica (Kasparov, Kramnik, Kasimdzhanov, Adams, Leko, Anand, Topalov, Morozevich).
Chi ha tirato fuori il cash (un milione di dollari) è lo scacchista ed uomo politico Alberto Rodriguez Saa, sotto indagine del parlamento argentino, insieme al fratello Adolfo, per arricchimento illecito e corruzione.
Le polemiche non mancheranno: non viene data nessuna chance agli astri nascenti del gioco non ancora ai sommi della classifica (es. l’australiano Gary Lane) mentre si sa fin d’ora che i primi due della lista non parteciperanno.
 

 

 


 
 


RE E CAVALLO: DI PADRE IN FIGLIO

Il conte Antonio Sacconi, maestro internazionale di scacchi e campione italiano nel 1935, era figlio di Giuseppe Sacconi, nostro concittadino o quasi (nato a Montalto Marche), il famoso costruttore dell’Altare della patria di Roma (copia della statua equestre si trova nella nostra pinacoteca).
Nel 1939 egli era in un circolo di scacchi a Roma quando un gerarca fascista entrò all’improvviso e (forse pensando alle prodezze ginniche littorie ed al salto nel cerchio di fuoco) scandì, atteggiandosi al Duce: “Gli scacchi sono un gioco da fem-mi-ne!”.
Il conte gli mollò uno schiaffone che fece ruzzolare a terra il gerarca. Egli era troppo conosciuto e potente a Roma per poter essere perseguitato, tuttavia gli fu tolta la tessera del Fascio e senza tessera non poté rappresentare l’Italia nei tornei.
Arrivò, nel dopoguerra, a prendere la tessera del PCI!
 


SORELLINE PRODIGIO

Come fece il padre delle 3 sorelle Polgar (riuscì con lo studio a farle divenire tutte campionesse di scacchi), così Amilcare Anguissola, contro le abitudini dell’epoca (il XVI secolo), fece studiare da pittrici ed insegnò gli scacchi alle 6 figlie, fra cui si distinse Sofonisba (1535-1625), che fu apprezzata da Michelangelo e divenne beniamina alla corte di Spagna.
Fra i suoi quadri il celebre “Scacchi in casa Anguissola”, che riproduce una partita fra le sorelle Lucia e Minerva, mentre l’altra sorellina Europa e la governante stanno a guardare. Il Nero solleva la mano in segno di resa.
Il quadro, dipinto nel 1555, è un simbolo di realismo ed un atto d’amore per il “Nobil Giuoco”, in un periodo in cui l’arte e gli scacchi erano appannaggio prevalente degli uomini. Brava Sofonisba!
 

 


 

 


SARABANDA IN ISLANDA

Come noto l’ex campione, ex americano Bobby Fischer, cui l’Islanda ha dato cittadinanza e passaporto, ha lasciato il Giappone per la sua nuova patria, dopo 8 mesi di prigione per i quali ha chiesto un indennizzo di 200 milioni di dollari.
All’aeroporto ha ripetuto i suoi insulti contro Bush, che ha definito un criminale di guerra da impiccare per i suoi crimini in Irak.
L’accoglienza dello scacchista 62enne nella capitale islandese è stata entusiastica, mentre il presidente americano (il cui gradimento da parte della popolazione è sceso al 42%) ha biasimato l’Islanda per “ospitare un terrorista” (il disturbato Fischer ha approvato Bin Laden) ed ammonito che quest’isola potrebbe essere inclusa nell’asse del male dei nemici della democrazia.
La storia è comunque sensazionale e ci domandiamo: come mai nessuna TV italiana (né quella governativa né le berlusconiane) ha dato, salvo errore, queste notizie?
 


LE “TIGRI” NON CI POSSONO CREDERE!

Incredibile! L’autore del manuale di successo “Scacchi per la tigri” Simon Webb, 55 anni, Maestro Internazionale di scacchi inglese, tornato a casa la notte del 22 marzo alla fine di un torneo, è stato ucciso con 20 coltellate dal figlio, notorio drogato, che ha poi cercato di uccidersi.
Webb era soprattutto un campione di scacchi per corrispondenza oltre che un ottimo giocatore di bridge per il suo paese.
Il crimine è accaduto in Svezia dove Webb si era trasferito per lavoro.
Il volume da lui pubblicato insegnava come dominare psicologicamente il proprio avversario nella giungla dei tornei, comportandosi da vera e propria “tigre”…
 

 


 


 
 


IL CAMPIONE ANALFABETA

Uno dei personaggi più interessanti e misteriosi del mondo scacchistico fu Mir Sultan Khan.
Nato nel Punjab (allora colonia inglese come il resto dell’India) nel 1905, era il servo hindu di un Maraja, il colonnello Hayat Khan, che lo aveva assunto incuriosito dalla sua maestria nel gioco degli scacchi indiani, una variante di quelli occidentali.
Emigrato con il suo padrone in Inghilterra nel 1929 Mir Sultan aveva subito appreso gli scacchi europei; lo stesso anno giocò e vinse il campionato inglese, impresa che ripeté nel 1932 e 1933 (nel 1931 giunse “solo” secondo).
In questo periodo partecipò con successo alle olimpiadi di scacchi ed arrivò terzo in un torneo dove batté il celebre Capablanca (che lo definì “un genio” ).
Non era raro vederlo servire a tavola nella casa del colonnello e magari il giorno dopo vincere un campionato…
Completamente analfabeta, aveva bisogno di qualcuno per annotare le sue partite.
Tornato col suo padrone in India nel 1933 non poté più giocare a scacchi.
Non si seppe più nulla di lui fino al 1966, quando morì di tubercolosi, portando nella tomba il segreto della sua eccezionale capacità (ELO storico 2600).
 


BATTAGLIE E BOTTIGLIE

Una simpatica variante del gioco degli scacchi è quella che usa bicchieri di forme diverse a seconda dei pezzi.
Essi devono essere riempiti da liquori scuri o chiari (tequila, rum, vino rosso e bianco, birra scura e chiara) a figurare gli schieramenti bianco e nero, con gradazione alcolica maggiore per le figure più importanti.
Le regole del gioco sono le solite, ma quando catturi un pezzo avversario devi berne il contenuto.
Una partita del genere ha luogo nel film “Il nostro agente all’Avana” con Alec Guinness, dove l’avversario del nostro eroe cade completamente ubriaco.
Alla fine della partita di questi “Shot Glass Chess”, i due contendenti fanno un brindisi con i rispettivi Re… salute!
 

 

 


RECLAMI IN SENO AL TORNEO

Durante il campionato di scacchi dell’Australia del Sud il cinquantenne Bob Cowley ha presentato un formale reclamo contro la concorrente Ngan Koshnitsky, di ventiquattro anni.
Il giocatore, che aveva già vinto due tornei nel passato, si è lamentato di non aver potuto tenere gli occhi lontani dalla generosa scollatura di Ngan e di aver perso così la concentrazione e quindi l’incontro per 4 a 2.
Bob ha aggiunto che il vestito sexy della sua avversaria era più adatto ad una discoteca che a un torneo di scacchi; secondo il regolamento del gioco infatti è vietato distrarre o disturbare il proprio antagonista.
La signorina Ngan ha commentato di essere solo una ragazza moderna e di avere giocato meglio di Bob.”Molti uomini – ha concluso – non accettano di essere battuti da una donna”.
 

APERTURA ORANG-UTAN

Creata dal grande campione Tartakover, chiamata anche apertura polacca.
Il suo inventore dichiarò di averla denominata così perchè l’ispirazione gli era venuta allo zoo di New York, che i Maestri impegnati in un torneo nella “Grande Mela” avevano visitato alla vigilia del suo incontro con il concorrente Maroczy.
Tartakover aggiunse che il movimento del pedone, che si arrampica prima in b4 e poi in b5, fa ricordare l’andatura di questo inventivo animale.
 

 


 


 
 

LA REGINA DELLA SCACCHIERA

Isabella la Cattolica cambiò la storia del suo Paese, cacciando i Mori, e del mondo intero, finanziando la scoperta dell’America da parte di Colombo, ma anche la storia e la dinamica degli scacchi.
Infatti l’introduzione della poderosa figura scacchistica della Regina si dovrebbe al prestigio di Isabella, mentre prima di lei gli Arabi, che avevano introdotto il gioco in Europa, utilizzavano al posto della Regina la figura maschile del Firzan o consigliere.
Il passaggio ad una figura femminile (circa 1475) è significativo anche perchè Isabella ed il marito Ferdinando erano amanti e protettori del “Nobil Giuoco”.
 


LA SCUOLA DEI GRANDI MAESTRI

Beer Sheva (nella foto), un dinamico centro di 183.000 abitanti ai bordi del deserto israeliano del Negev, è la città con il più grande numero percentuale di Grandi Maestri di scacchi al mondo: 8, cioè uno ogni 23.000 residenti. Mosca, ad esempio, ne ha uno ogni 170.000. I Grandi Maestri sono circa mille in tutto il mondo.
Gran parte dei giocatori di scacchi di Beer Sheva provengono proprio dalla Russia, paese da cui 170.000 ebrei sono emigrati in Israele. Il club di scacchi di questa cittadina ha vinto 17 volte i campionati nazionali.
 

 

 


L’UOMO CHE HA DATO SCACCO ALL’ETÀ

Il 13 gennaio 2005 il Grande Maestro triestino Enrico Paoli ha compiuto la veneranda età di 97 anni!
Il Cavalier Paoli è stato campione italiano nel 1951, 1957 e 1968, ha scritto 4 libri ed ha svolto anche le funzioni di arbitro internazionale di scacchi.
Capitano di lungo corso, laureato in economia, ha giocato nel trofeo di S. Vincent dopo aver compiuto i 95 anni!
In un tempo in cui anche nel nostro Nobil Gioco si loda la giovinezza e la precocità, quando la parola “vecchio” è quasi sparita dal vocabolario come se fosse una malattia o un disonore, il GM Paoli è un esempio per tutti noi. Auguri!
 


CONSIGLI AI PEDONI (suggerimenti di uno specialista)

D’abitudine fai solo due mosse di pedoni in apertura, in genere quelli del centro.
Muovili di una o due caselle, meglio due. Cattive mosse di pedoni creano case deboli mentre mosse non necessarie di pedoni fanno perdere tempo che può essere usato meglio per sviluppare i pezzi.
Non bloccare i pedoni centrali mettendo loro davanti gli alfieri. Non muovere i pedoni davanti all’arrocco. Scambiali solo per evitare perdita di materiali, per aprire delle colonne o per salvare tempo.
 

 


 


 
 


SULLA SCACCHIERA POLITICA

Le battaglie e gli intrighi dei partiti sono stati spesso paragonati ai movimenti sulle 64 caselle.
Pietro Fassino ha recentemente confessato la sua passione per gli scacchi, che già si conosceva quando aveva paragonato (con grande scalpore) Berlinguer ad un giocatore che vede avvicinarsi la sconfitta e non trova migliore soluzione che morire.
Eppure una nostra ricerca su Internet non ha scoperto alcun altro uomo politico appassionato di scacchi… forse perchè in questo gioco non si può barare…
 


APERTURA INDIANA, GEMELLI D’ORO

Notizie dall’India, il paese da cui si dice gli scacchi siano originari.
Mithesh (il bambino della foto) e Meghna (la sua sorellina gemella) Kaladi sono due “piccoli indiani” di 10 anni.
Quando i genitori chiesero loro di scegliere un’attività da praticare, ambedue preferirono gli scacchi: “Il gioco che esercita il cervello è il migliore degli esercizi”.
I piccolo Kaladi stanno ottenendo vittorie scacchistiche sia a scuola che a livello nazionale.
Ambedue vanno bene negli studi e sono anche cintura rossa di Tae-Kwon-Do (le arti marziali di origine coreana, nuovo sport olimpico).
Essi sperano di diventare giocatori professionisti per seguire le orme del grande Maestro indiano Anand.
 

 

 


BOBBY FISCHER: UN VERO “MATTO”!

Dopo 12 anni di fuga è stato catturato in Giappone per essere estradato negli USA il giocatore di scacchi forse più grande mai esistito, l’eroe della guerra fredda (per la vittoria contro il russo Spassky).
Era ricercato dagli Americani per aver violato nel 1993 l’embargo contro la Jugoslavia: aveva rigiocato (e rivinto) per una borsa di 3,8 milioni di dollari lo storico incontro con Spassky.
Bobby aveva recentemente dato segni di paranoia nazistoide, chiamando Bush “ritardato mentale” ed augurandosi la distruzione degli Stati Uniti e del Giudaismo mondiale.
Pazzo, forse, ma mica scemo: si era trovata una girlfriend ventenne ed aveva inventato un nuovo gioco di scacchi dover poter scegliere la posizione di partenza dei pezzi.
Ci aspettiamo che il Presidente Usa dichiari ora solennemente: “Non abbiamo catturato Bin Laden, ma gli Americani possono dormire sonni tranquilli: abbiamo preso Bobby Fischer!”.
 


SCACCHI ED OSCAR

Il giovane indiano Anand Viswanathan ha vinto l’ultimo Oscar per il miglior giocatore mondiale di scacchi, seguito da tre Russi (fra cui Kasparov) e due Ungheresi (fra cui l’incredibile Judit Polgar).
Il vincitore viene nominato da migliaia di arbitri, allenatori ed organizzatori del nostro Pianeta.
Questo premio fu istituito nel 1968 e la statuetta rappresentava un contadino sopra un mulo; vennero poi un orsetto su di un albero ed una ragazzina sotto un ombrello (decorazioni che si trovano in due piazze spagnole).
Il premio fu interrotto per la morte del suo creatore, ma venne ripristinato 10 anni orsono e rappresenta ora una immagine del folklore russo.
Spassky lo vinse nel 1968 e 1969, Fischer dal 1970 al 1972, Karpov dal 1973 al 1977 e Kasparov quasi ogni anno dal 1982.
 

 


 

 


GARRY FOR PRESIDENT!

Ha messo 50.000 dollari di premio nel suo gruzzoletto personale il grande Garry Kasparov, che ha recentemente vinto il campionato della Russia con 7,5 punti, contro i 6 punti del secondo Grischuk.
Egli può anche contare sui diritti di autore del suo nuovo libro “I miei grandi predecessori”, un bestseller mondiale.
Garry conta di completarlo con una vera e propria enciclopedia degli scacchi e non ha né confermato né smentito che, grazie alla sua enorme popolarità, egli medita di presentarsi nel 2008 come candidato alla Presidenza della Russia in diretta battaglia con Putin!
 


MI MANGIO IL CAVALLO!

Questa locuzione, frequentissima a scacchi, va sostituita con la più corretta “catturo il cavallo”, a meno che, presa alla lettera, non voglia indicare il consumo alimentare (aborrito da molti) del nobile destriero.
In effetti la carne equina ha pochi grassi, un alto valore biologico nelle sue proteine ed una consistente percentuale di ferro.
Per i volenterosi ecco una tradizionale ricetta pugliese:
CAVALLO ALLA PIGNATA
Ingredienti: 2 kg di muscolo di cavallo, 500 gr. salsa di pomodoro, pepe intero, peperoncino, alloro, rosmarino, salvia, prezzemolo, mezzo litro d’acqua, olio q.b.
Si cuoce la carne a pezzetti in una pignata (marmitta) con tutti gli aromi, la salsa, l’acqua e l’olio. Regolare di sale e peperoncino e fare bollire a fuoco lento per circa 2 ore, finché la carne è ben cotta ed il sugo ristretto.
 

 

 


SCANDALO SPAGNOLO!

Un incredibile incidente ha turbato le Olimpiadi di Scacchi 2004 tenutesi a Calvià (isola di Majorca): il vice presidente della FIDE (Federazione internazionale degli scacchi), il georgiano Azmaiparashvili, è stato battuto… ma non sulla scacchiera, bensì battuto ed arrestato dalle forze speciali antiterrorismo. E’ stato tenuto in prigione due giorni per aver dato (dicono) una testata ad un poliziotto. Il tutto per aver protestato a causa di un premio ed aver tentato di salire sul palcoscenico durante la premiazione! Peggio ancora, anche sua moglie è stata picchiata e lui, “Azmai” come tutti lo chiamano, ha rischiato di perdere un occhio.
La reazione degli scacchisti di tutto il mondo (meno gli spagnoli) è stata critica ed indignata per la brutalità delle guardie di sicurezza (?) iberiche.
 


ALFIERE DELL’ONORE ITALIANO

Voi che conoscete tutto di Totti e di Vieri, sapete chi è il più forte atleta italiano del Nobil Giuoco (gli scacchi)?
Si chiama Michele Godena ed è un simpatico trevigiano di 37 anni, più volte campione nazionale. Il suo ELO è recentemento aumentato a 2550.
Complimenti, Grande Maestro Internazionale!
 

 


 

 


“KAS” CONTRO “KAS”

Fa piacere che una piccola parte dei soldi per la benzina che versiamo ai petrolieri andrà al mondo degli scacchi! Lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum ha offerto una borsa di un milione di dollari (più 200.000 alla FIDE) per ospitare nell’hotel a SETTE STELLE Bury al Arab a Dubai (negli Emirati) l’incontro di scacchi fra Kasparov (scelto perché “ha il più alto ELO del mondo”) ed il venticinquenne campione mondiale uzbeco Kasimozhanov.
L’incontro si terrà, salvo ripensamenti, dal 14 al 31 gennaio 2005, su 12 partite ed il vincitore incontrèrà l’altro semifinalista russo Kramnik per riunificare finalmente il campionato del mondo, che attualmente annovera più detentori.
 


VEDONO ATTRAVERSO IL TATTO

Pensi che un non vedente non possa giocare a scacchi? Ti sbagli.
Anche il Italia esiste l’ASCI (Associazione Scacchisti Ciechi Italiani) che organizza quasi un centinaio di entusiasti giocatori. Fondata nel 1972, aderisce alla importante International Braille Chess Association, che raccoglie 50 nazioni ed organizza fra l’altro le Olimpiadi di scacchi per non vedenti.
Le ultime, tenute quest’anno a Tarragona (Spagna), hanno visto la vittoria della Polonia sulla Russia.
L’ASCI pubblica l’audiorivista “Scacco matto” ed utilizza delle scacchiere speciali, che riproduciamo a lato.
 

 

 


ELO, CHI ERA COSTUI?

Dal 1970 la Fédération Intérnationale Des Echecs (FIDE) ha approvato il “sistema ELO” per valutare la forza di ogni singolo scacchista nel mondo. È un punteggio che parte da 1440, quando partecipi per la prima volta a un torneo, e cresce o scende a seconda dei tuoi risultati e del valore degli avversari: no, ELO non é una sigla, ma il cognome del suo inventore, l’ungherese Arpa Elo, professore di matematica e buon giocatore lui stesso.
Ad oggi il miglior punteggio ELO é quello di Kasparov, 2817. La più forte fra le donne é la graziosa Judit Polgar con 2728, mentre Bobby Fischer, che non ha più giocato, aveva 2780 punti, ma è stato tolto dalla lista; 4 degli 8 migliori giocatori sono russi.
In Italia il più quotato é Gadena con 2533 punti.
 


BRAVA OFFIDA!

Il club scacchi di questa antica cittadina, nota anche per il suo carnevale e il suo vino doc, organizza per il fine settimana dell’Immacolata un torneo valido per l’aggiornamento elo Italia: Cinque turni di gioco, 1 ora per le prime 20 mosse + 1 ora per finire.
Contributo spese 30 Euro, con riduzioni per donne e giovani. Si gioca l’8 dicembre (festa), l’11 pomeriggio (sabato) e domenica 12.
Contatti: Tel. 0736-899162 – email gamad@tin.it.
Abbinata al torneo una gara di scacchi serale pre-natalizia, dove si potranno vincere vino novello, salami e panettone…
 

 

 


TORRI ALL’OMBRA DELLA MOLE ANTONELLIANA

Per l’assegnazione della prossime Olimpiadi di Scacchi (settembre 2006) Torino ha dato “matto” ad India ed Estonia. La competizione si terrà nel capoluogo piemontese, che nel febbraio dello stesso anno ospiterà anche i giochi olimpici d’inverno.
Le Olimpiadi di scacchi vedranno la presenza di 150 nazioni e 1800 “atleti”; i giocatori si stanno guadagnando sempre più l’appoggio dei comitati olimpici perchè questo fantastico gioco è visto finalmente come un vero “sport della mente”.
Tale competizione internazionale può rappresentare la grande occasione per lo sviluppo degli scacchi nel nostro Paese, il quale é stato quattro secoli fa la culla di questo gioco.
Le autorità scolastiche potranno finalmente convincersi ad aumentare l’insegnamento e la pratica scacchistica fra gli studenti, mentre TV e stampa potranno diffondere più notizie e commenti (non si vive di solo pallone…).
 


STORIA DEGLI SCACCHI

SCACCHI E CHICCHI – Chi ha inventato questo gioco geniale? I seri studiosi lo fanno risalire a 1600 anni orsono in India, con il nome di Chatur-Anga, che vuol dire “quattro armate” (elefanti, carri, cavalleria e fanti)…
A noi piace credere invece alla leggenda del potente re persiano Khusraw, il più ricco del mondo nell’anno 600 D.C.
Il sovrano si lamentava di annoiarsi a morte e minacciava di decapitare i suoi cortigiani se non trovavano un rimedio…

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