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Archivio: “Scacchiere e Chiacchiere”


ARCHIVIO: “SCACCHIERE E CHIACCHIERE”

 

 

 


SPAZIO AGLI SCACCHI – SCACCHI DALLO SPAZIO

Il Presidente della Federazione mondiale degli scacchi FIDE, Ilyumzhinov, è stato rieletto in questa carica, che detiene da ben 16 anni. Egli ha battuto nientemeno che il campione Karpov. Questo eccentrico milionario è anche Presidente della Calmucchia, una regione buddista della Russia vicina al Mar Caspio, ricca di petrolio.
Ilyumzhinov ha recentemente dichiarato che gli scacchi sono stati portati sul nostro pianeta dagli extraterrestri. Se non ci saranno abbastanza scacchisti nel mondo, gli alieni lo distruggeranno! In Calmucchia gli scacchi sono obbligatori in tutte le scuole…
 


LE VITTORIE DI VICTOR

Victor Korchnoi compie 80 anni! Invece di rilassarsi nella sua villa in Svizzera (Paese dove si rifugiò nel 1976 fuggendo dall’URSS) il suo calendario è pieno d’impegni: simultanee, incontri-sfida con altre leggende degli scacchi, banchetti con Kasparov, eccetera.
Victor è stato 4 volte campione sovietico, 5 volte campione europeo ed ha partecipato 3 volte alla sfida per il campionato mondiale. Egli imparò a giocare a scacchi a 7 anni; sono dunque ben 73 anni davanti alle 64 caselle… Auguri, Maestro!
 

 

 

 

 


QUESTO E QUELLO PER ME BARI SONO

La Federazione francese di scacchi ha sospeso per 7 anni il proprio giocatore, Grande Maestro diciannovenne Sebastien Feller ed altri 2 campioni transalpini per aver imbrogliato alle Olimpiadi di scacchi 2010.
Durante la gara il primo ha inviato oltre 200 SMS agli altri due con la richiesta di una buona mossa nei vari incontri, ricevendo risposte con lo stesso mezzo.
Feller ha eccepito che i SMS, come tutta la posta, sono coperti dal segreto e che la Francia non ha competenza, perché le Olimpiadi si svolgevano in Russia. Risposte, secondo alcuni, in puro stile berlusconiano…
 


MATTO DA… LEGARE

Un gruppo di artisti ha creato un enorme “mostruoso” gioco di scacchi usando più di 100.000 mattoncini Lego. La gigantesca scacchiera misura 3,8 per 3,8 metri e sono state necessarie 4 persone e quasi un anno per completare i vari pezzi, che possono muoversi tramite computer ed animarsi per il piacere degli spettatori. Il costo delle mattonelle supera i 25.000 euro.
Per vedere come le basi, su cui sono montati i pezzi, effettuano le varie mosse cliccare qui.
 

 

 


 
 


I DUE RE DELLE 64 CASELLE

L’ultimo campionato mondiale di scacchi si è concluso nel maggio scorso con l’incontro fra il detentore del titolo, l’indiano Anand, e lo sfidante, il bulgaro Topalov. La gara si è tenuta la Sofia, patria di quest’ultimo campione.
Anand ha conservato il titolo con il risultato di 6 1/2 a 5 1/2. I pareggi, al solito, sono stati ben 7.
 


IL COMANDANTE SCACCHISTA

Durante la guerra d’indipendenza americana una spia inviò un biglietto al Colonnello Rahl, comandante degli Inglesi, con dettagli sul prossimo attacco da parte di Washington, che comandava i ribelli americani. Il comandante stava giocando a scacchi e non voleva distrarsi; mise così il messaggio senza leggerlo nel taschino del suo panciotto, dove fu ritrovato quando morì in quella battaglia. Il nostro gioco, quindi, ha forse cambiato le sorti dello scontro, della guerra e addirittura della Storia?
 

 


 


 

 


MINORENNI ED OTTANTENNI

Il titolo di Grande Maestro è stato assegnato a concorrenti assai giovani (Karjakin, ucraino, a soli 12 anni, nel 1990), ma anche a senior assai in là con gli anni: Enrico Paolo e Mario Monticelli (Italia) ad 88 ed 83 anni, il tedesco Mieses e l’anziano Koltanowski ad 85anni! Il più anziano GM vivente è l’ungherese Lilienthal con 99 anni!
 


GRANDE NOVITÀ ON-LINE!

Si terranno dal 18/11/2010 al 20/12/2010 i campionati italiani di scacchi online su www.scacchistars.it (le regole sono dettagliate sul sito ospitante). Costo iscrizione solamente 1 euro e monte premi di almeno 20.000 euro. La durata delle partite è di soli 1-3-5 minuti! Questo nuovissimo sito dispone di un software intelligente che controlla il gioco ed evita le frodi (ci saranno molti imbroglioni, attratti dai premi, che cercheranno di usare programmi scacchistici). Questa nuova forma di gioco sta aprendo la strada al riconoscimento formale delle gare scacchistiche on-line.
 

 


 

 

 


FUORI PER UN DRINK

Il giovane Grande Maestro transalpino Tkachiev, vincitore dell’ultimo Campionato di Francia (ELO 2669), durante un torneo in India nel settembre scorso si è presentato all’incontro completamente sbronzo e si è addormentato più volte con la testa sulla scacchiera. Nonostante l’aiuto dei suoi amici egli è stato portato via dagli inservienti dopo la 15ma mossa.
Un conoscente ha confidato che Tkachiev soffre di depressione e cerca di curarla con una medicina tipica del suo Paese di origine: la vodka.
 


E FUORI PER UN DRIN…

Nella sfida fra Bulgaria ed Inghilterra nel campionato europeo di scacchi (ottobre 2009) il Grande Maestro Delchev stava per effettuare la mossa decisiva quando il suo telefonino ha squillato, portando alla sua immediata squalifica come da regolamento.
Il Regno Unito ha così vinto per 2 e 1/2 a 1 e 1/2. Chi telefona ad un campione proprio durante una importante gara deve esser davvero… suonato!
 

 

 

 


PARTITA… SPAZIALE

L’astronauta Fugleson, rientrato sulla Terra dopo una missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha ricevuto in premio il programma di scacchi Fritz 11, firmato dai campioni Kasparov, Karpov, Kramnik, Spassky ed Anand. Egli ha trovato il tempo per giocare una partita nello spazio contro un gruppo di lettori di un giornale svedese. Fugleson aveva comunque poco tempo per riflettere, viste le sue importanti mansioni a bordo della navicella.
La scacchiera era di un materiale speciale, per evitare che i pezzi volteggiassero per mancanza di gravità.
Per la cronaca, l’astronauta è stato costretto ad abbandonare ed il premio fra i lettori suoi avversari è stato vinto da una giovane studentessa.
 


CHESS BABY

La bionda ed affascinante moldava Almira Skripchenko (ora francese) vincitrice del campionato mondiale under 16 e di quello europeo, con ELO 2450, alterna agli scacchi un gioco certo più aleatorio ma assai meglio remunerato: il poker.
Anche in questa disciplina, come negli scacchi, occorrono concentrazione e profonda conoscenza delle varie combinazioni. Almira è conosciuta nell’ambiente dei pokeristi col soprannome di “chess baby”. Nel recente torneo di Las Vegas ha giocato contro 1700 avversari per ben 14 ore filate, vincendo 76.664 dollari.
Eccola nel manifesto della sua squadra.
 

 

 

 

 


NON È CAISSA!

Sapete chi è il santo patrono degli scacchisti? Non tutti sono a conoscenza che si tratta della spagnola Teresa d’Avila (1515-1582), santa e dottore della chiesa. Nel suo libro “Cammino della perfezione” Teresa dedica un intero capitolo agli scacchi, visti come mezzo d’istruzione. Teresa era anche una abile giocatrice, tanto che un vescovo spagnolo la nominò nel 1944 patrona degli scacchisti.
La sua festa ricorre il 15 ottobre, giorno che può quindi essere festeggiato come “onomastico” degli scacchi.
 


ALFIERE IN ITALIANO, VESCOVO IN INGLESE, BUFFONE IN FRANCESE

Questi sono i diversi nomi del pezzo di scacchi, protagonista anche di due romanzi gialli. Agata Christie nel suo libro “Poirot ed i Quattro” fa usare dall’omicida un alfiere bianco attraversato da un elettrodo, che quando tocca la casella provoca una scossa letale. S.S. Van Dine scrisse nel 1928 il romanzo “L’enigma dell’alfiere”, un giallo a tematica scacchistica con l’ispettore Philo Vance, da cui venne anche tratto un film.
 

 

 

 


FRA CASE E CASELLE

Non sono molte le strade dedicate ai grandi giocatori di scacchi: una di queste prende il nome di Philidor, il campione francese del ‘700 che era anche un affermato musicista. “Rue Philidor”, nel 20° “arrondissement” di Parigi, è dedicata alla sua memoria.
Recentemente poi un’altra via di Belgrado ha preso il nome di Bobby Fischer, il campione che vi giocò la contestata rivincita del campionato mondiale.
 


ROBA DA… MATTI!

Da tempo gli specialisti dell’intelligenza artificiale creano dei programmi per vincere i finali di partita a scacchi, in cui le mosse possibili sono assai numerose. Un certo Thompson era riuscito a vincere un finale con 5 pezzi (tre contro due), con un complicato programma di 71 mosse.
Ora un venticinquenne della Università John Hopkins, tale Stiller, ha ottenuto che il suo super computer vincesse in un finale con 6 pezzi (tre contro tre). Il computer ha prevalso in 5 ore e 223 mosse, dopo aver studiato ben 32.000 miliardi di operazioni e varianti… Incredibile!
 

 

 

 


ELO, CHI ERA COSTUI?

Quando ci battiamo per conquistare qualche punticino ELO, pensiamo che il nome di questo sistema nasca come iniziali di chissà quali parole.
È invece un vero e proprio cognome! Il prof. Arpad Elo, di origine ungherese ma stabilito in America, fu un simpatico professore di fisica che riuscì, mediante calcoli complicati, a stabilire il valore approssimativo di ogni scacchista.
Il suo rivoluzionario sistema di valutazione può essere applicato anche ai giocatori dell’antichità ed è ormai diffuso in tutto il mondo.
 


“CANGURI” AUSTRALIANI: UN SALTO DI QUALITÀ

In questo continente si ha una vera e propria venerazione per tutti gli sport, ed anche gli scacchi non fanno eccezione.
Gli “Aussie”, così spesso vengono chiamati gli Australiani, hanno solo 471 giocatori di scacchi classificati (soltanto 2 Grandi Maestri), ma stanno rapidamente progredendo ed hanno mandato una agguerrita squadra di 7 giocatori ai recenti Giochi del Commonwealth.
Le grandi distanze fra i diversi Stati di questa enorme nazione favoriscono, più che degli incontri di persona, la tenuta di partite per corrispondenza. Fa anche sorridere la lista, tenuta sempre aggiornata, degli scacchisti “banditi” da tutti i tornei, ai quali è vietato di partecipare alle gare ufficiali.
Insomma gli “Aussie” fanno proprio sul serio!
 

 

 

 


GIOCHI MENTALI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!

Si terranno per la prima volta a Pechino, dal 3 al 18 ottobre, i “Giochi Sportivi della Mente”. Vi vengono presentati, oltre agli scacchi, il bridge, la Dama, il gioco Go e gli scacchi Cinesi.
Il Go è costituito da una intersezione di 19 per 19 linee, con 361 incroci su cui vengono poste, secondo regole complesse, 180 pietre di varia natura.
Negli scacchi cinesi invece c’è una rete di linee 9 per 10, con intersezioni divise da uno spazio vuoto detto il Fiume. Tra i vari pezzi c’è il Mandarino, l’Elefante e la bombarda. Gli scacchi vengono giocati con partite rapide e blitz.
Verranno distribuite 10 medaglie d’oro. Per gli atleti scelti ci sarà l’albergo gratis ed un aiuto per il biglietto aereo.
Bella iniziativa!
 


O QUANTE BELLE FIGLIE…

I Russi non dimenticano le loro grandi scacchiste, così nello scorso dicembre si è tenuto il quinto “Memoriale Elisabetta Bykova”, campionessa mondiale negli anni 1953-56 e 1958-62. Elisabetta era nata nei pressi di Vladimir, vicino Mosca, una città ricca di monumenti e di arte. Dodici talentuose e belle scacchiste hanno partecipato all’Open, che ha visto trionfare Daria Charochkina con un intero punto di vantaggio sulle avversarie. Il torneo principale è stato invece vinto da Natalia Zdebskaja, che vediamo nella foto.
Per gustarsi il bel servizio fotografico con le simpatiche ed affascinanti concorrenti clicca qui.
 

 

 

 

 


FUORI DI TESTA!

Le leggende metropolitane, si sa, sono dure a morire! Nel 1891 l’autorevole International Chess Magazine raccontò la storia del gentleman inglese M. Rooke Rookewarden, notevole giocatore di scacchi “alla cieca”, che fu capace di vincere fino a 12 partite ad occhi bendati.
Dopo la sua morte il fratello, abile anatomista, esaminò il cervello del campione. Ebbene le molecole di tale organo risultarono, all’esame di un potente microscopio, sistemate a forma di scacchiera, con quadrati rudimentali chiari e scuri, in cui certi segni indistinti corrispondevano alle posizioni finali delle partite vinte dopo duro sforzo!
Ciò dimostrava, secondo la rivista, che “il costante esercizio del cervello non solo aumenta la sua capacità, ma produce un cambiamento molecolare dell’organo in funzione dell’esperienza vissuta”. Questa brillante “cavolata” continuò ad essere citata dai giornali di scacchi fino al 1954!
 


ANCHE GLI SCACCHI HANNO UN BEL CALENDARIO!

I Circoli di Ascoli e San Benedetto stanno preparando una pubblicazione che riassume le attività scacchistiche del 2008 ed è corredata di belle foto eseguite dalla madre di un tesserato, l’artista Maria Antonietta Traini. Il calendario sarà distribuito ad Autorità e benefattori e si basa sulla storia di Alice, il celebre personaggio al di là dello specchio (Il libro di Carroll è una vera e propria partita a scacchi).
Due ragazzine si sono prestate ad apparire come l’Alice bianca e l’Alice Nera. Quest’ultima è la dolce Ilaria, che appare nella foto qui accanto.
 

 

 

 

 


FOGLIE D’ALLORO E FIORI D’ARANCIO

Sono sorprendentemente numerosi gli scacchisti maschi e femmine che convolano a giuste nozze… La scintilla dell’amore è scoccata perché essi hanno gli stessi problemi, giocano negli stessi tornei, si allenano insieme, spesso eseguono le stesse aperture!
Una volta un Grande Maestro di scacchi mise un annuncio sul giornale: “Cerco moglie. Deve avere un punteggio ELO non inferiore a…”. Ed il bello è che egli ne trovò una! Ora sono felici ed hanno un bambino di 10 anni (scacchista precoce, scommettiamo).
 


ALESSIO: UN ESEMPIO PER TUTTI NOI

Abbiamo conosciuto il piccolo Alessio Viviani sulla spiaggia di Porto d’Ascoli, dove ha partecipato sempre con buon successo ai tornei di scacchi tenuti quest’estate.
Un bambino molto intelligente e col senso dell’umorismo che gli ha permesso di superare i suoi problemi di salute attraverso… il gioco degli scacchi!
Alessio è iscritto ad un circolo abruzzese, ma la mamma è di Porto d’Ascoli e si dedica alla passione del figlio. Le nostre TV, sempre pronte a soffermarsi su veline e calciatori, dovrebbero dedicare un servizio a questo bimbo prodigio, che ha trovato negli scacchi interesse ed entusiasmo. Alessio ha preso parte al recente torneo di Porto San Giorgio, con un ottimo nono posto ed il premio della partita più bella. Bravissimo!
 

 

 

 

 


PARTITA E… ARRIVATA!

Sul treno ad alta velocità Torino-Milano si è recentemente tenuta una simultanea veramente speciale. La giovane Veronica Goi, membro del team olimpico di scacchi ed appassionata di questo sport da quando aveva 5 anni, ha sfidato i viaggiatori ad una partita da concludersi prima dell’arrivo nel capoluogo lombardo.
Durata del viaggio 1 ora e 27 minuti: la campionessa ha giocato 16 partite in simultanea, vincendone 10, pareggiandone 5 e perdendone una sola con un ragazzino di 14 anni, come lei membro del Circolo “Capablanca” di Mestre.
Il viaggio, a 300 km l’ora, è stato assai emozionante; l’esperienza sarebbe da ripetere sugli altri treni in cui i passeggeri si annoiano a non far niente per delle ore.
 


IL RE DEGLI SCACCHI SPOSA LA SUA REGINA

Il 31 dicembre 2006 il Russo Vladimir Kramnik, neo campione del mondo di scacchi, ha sposato civilmente la giornalista francese Marie-Laure Germon, che lo aveva conosciuto 2 anni orsono nel corso di un’intervista assai singolare (lei non parla russo né lui francese).
Il 4 febbraio 2007 la cerimonia è stata ripetuta col rito religioso ortodosso a Parigi, alla presenza di pochi intimi, fra cui l’amico Spassky. Secondo il rito i due sposini sono stati incoronati dal Pope.
La torta nuziale era ovviamente a forma di scacchiera, con i pezzi di cioccolata bianca o nera… deliziosi da “mangiare”. La coppia andrà a vivere nel vasto appartamento che il campione possiede nella capitale francese, nei pressi dell’Opéra.
 

 

 

 

 


SONO DAVVERO GLI ANTENATI DEGLI SCACCHI?

Si tratta dell’antichissimo gioco che i Romani chiamavano “latrunculi”. Questa parola voleva all’inizio dire solo “soldati”, poi prese il senso peggiorativo di mercenari o banditi di strada, fino ai “ladruncoli” attuali. Si giocava con 8 (oppure 16) pedoni ed un Re, che doveva sfuggire al loro assalto.
Nel loro “otium” (periodo di svago) i Latini erano assai presi da questo gioco, tanto che le scacchiere per giocarci (in genere 8 x 8 caselle, ma anche 12 x 8) erano scolpite in tutti i luoghi di ritrovo della Città Eterna (mercati, panchine ecc.).
Dai “latrunculi” si sono sviluppati i giochi degli scacchi e della dama.
 


SCACCHI E TRUCCHI

I tornei del Nobil Giuoco hanno cominciato ad offrire dei premi allettanti (anche oltre 100.000 dollari) tanto che sono spuntati come funghi gli imbroglioni, coloro cioè che mentre giocano si collegano ai computer (diventati sempre più infallibili) per usare i loro trucchi e vincere senza merito. Spesso però vengono traditi dal fatto che riescono a battere dei campioni pur avendo un ELO assai modesto.
Recentemente un giovane Indiano, Umakant Sharma, si è fatto scoprire con il collegamento al computer Fritz nascosto nel cappellino da baseball ed è stato sospeso dai tornei per un periodo di 10 anni. Ma la fantasia degli imbroglioni non ha limiti: alla classica consultazione del computer nei gabinetti si sono aggiunti dei sistemi raffinati per collegarsi con un complice dentro o fuori il salone del torneo; dal toccarsi una parte del corpo (esempio se sfioro il naso vuol dire muovere in g4), all’indossare una parrucca stile giamaicano con un microfono dentro, al tossire una o più volte segnalando così quale pezzo muovere e dove, ecc…
 

 

 

 

 


ALLA RICERCA DI MONNA LISA

È questo il titolo dell’interessante volume pubblicato nel 2001 dal Grande Maestro ucraino-americano Eduard Gufeld. Nel volume si discute il suo tentativo di giocare una “perfetta” partita di scacchi, un capolavoro come quello che, nella pittura, è stato creato da Leonardo. Gufeld ritiene di aver creato la sua “Gioconda” scacchistica in una famosa partita giocata nel 1973 contro Bagirov.
 


QUATTRO REGINE DI CUORI

A metà novembre si è giocato in Germania un torneo fra 4 belle scacchiste, con cadenza “rapida”: è proprio quello che piace al grande pubblico!
L’iniziativa si deve al giornale Neues Deutscheland (eh si, in terra teutonica lo sport non è solo il calcio…) ed ha interessato le Tedesche Elisabetta Pahtz (seduta nella foto) e Melania Ohme, la campionessa svizzera Monica Seps e la medagliata d’oro olimpica, l’Ucraina Inna Gaponenco. Quest’ultima è la più… anziana, essendo trentenne, con una figlioletta di 7 anni, mentre le altre hanno poco più che 20 anni.
Ha prevalso la Pahtz che, immaginate, è soldato nell’esercito tedesco. L’istinto di guerra non dovrebbe mancarle…
 

 

 

 

 


MOSTRAMI I MOSTRI

Può sembrare strano, ma anche i dinosauri vengono utilizzati quali personaggi in certe serie di figurine per gli scacchi. Ora lottano sulla scacchiera, ma essi dominarono la Terra per ben 160 milioni di anni, poi misteriosamente ebbero scacco matto dalla Natura e scomparvero 65 milioni di anni orsono. I set di scacchi riproducono le varie razze di questi mastodontici animali. Il “Tirannosaurus Rex” (a lato) è naturalmente il Re (carnivoro) di questa serie di pezzi, mentre le Regina è il Pachicephalosauro. La Torre viene rappresentata dal Triceratopo (un erbivoro) ed i pedoni dai Maiasauri… brrrrr!
 


IMPARARE A SCACCHI GIOCANDO

È uscita la terza versione del programma Fritz per i più piccini (ed i loro genitori…), chiamata appunto “Scacchi per vincitori”, con nuovi giochi ed avventure atti ad insegnare il gioco divertendosi. Si tratta di un CD che insegna tutto, persino come muovere il mouse per i neo-internauti.
Per chi mastica un po’ d’inglese questo materiale è disponibile sul sito www.chessbase.com/shop/product.asp?pid=305.
Un ottimo ed originale regalo di Natale!
 

 

 

   


IL DADO È TRATTO!

Le vite degli scacchi e dei dadi sono state per lungo tempo unite. Nell’antenato del Nobil Giuoco, lo Chaturanga, si usavano dei dadi per stabilire quale pezzo si doveva muovere ed anche oggi in India si gioca una variante degli scacchi in cui si usano i cubetti fortunati.
Nel 1255 Re Luigi IX li accomunò in un decreto di condanna per i pubblici funzionari: “Si asterranno dai dadi e dagli scacchi, dalla fornicazione e dal frequentar taverne” (erano in buona compagnia!).
Oggi si gioca un’altra variante del gioco con dei dadi che hanno più facce: tipici due dadi con 8 lati ognuno, su cui sono disegnati i diversi pezzi del gioco. Questi dadi indicano quali pezzi il giocatore ha diritto di muovere e talvolta si usano, per completare e complicare le cose, anche delle carte da gioco.
I fanatici di queste varianti dicono “L’intervento del caso dà le ali al rischio e rende gli scacchi più interessanti”. Sarà….
 


GIOCATORE DI TESTA… E DI PIEDI

Il 38enne norvegese Simen Agdestein è stato per 7 anni campione di scacchi del suo paese e l’allenatore del famoso ragazzo prodigio scacchista Magnus Carlsen. Recentemente Simen ha partecipato all’edizione scandinava di “Ballando con le stelle”.
In gioventù questo Grande Maestro è stato un giocatore di calcio della nazionale norvegese, che dovette abbandonare per una ferita al ginocchio. Ora però ha disputato una partita con una squadra di “vecchie glorie” segnando un gol fortunoso.
Gli appassionati possono vedere video e intervista cliccando qui.
 

 

 

 

 


SCACCHISTI CELEBRI: NOMI E SOPRANNOMI

Certo ogni giocatore di scacchi ha il suo profilo, la sua espressione ed i suoi modi di giocare e di comportarsi. Non c’è da meravigliarsi dunque se tutti i famosi campioni hanno dei soprannomi che distinguono il loro stile.
Ma quali sono? Blackburne era chiamato “la Morte nera” (black=nero), l’americano Morphy era “l’Aquila della Louisiana”, il polacco Winawer veniva chiamato “l’Orso di Varsavia”, Steinitz era “il Leone di Boemia”. E poi: Tal “lo Stregone”, Korchnoi “il Terribile” (russo come Ivan), l’indiano Anand “la Tigre di Madras” ed infine Garry Kasparov “l’Orco di Baku”.
 


IL GUINESS DEI PRIMATI BATTUTO ANCORA NEGLI SCACCHI!

I Messicani fanno tutto alla grande, a partire dagli abitanti della loro capitale che hanno superato i 20 milioni.
Si è ivi recentemente tenuto un festival di scacchi con i grandi Karpov ed Alessandra Kosteniuk. Il primo ha tenuto una simultanea all’università di Città dal Messico (sono iscritti 200.000 studenti!).
Si è poi organizzata una gigantesca simultanea cui hanno partecipato ben 14.000 giocatori, vestiti di bianco, nero, rosso e verde. Incredibile: 600 Grandi Maestri hanno disputato l’incontro nella grande piazza della capitale ed è stato battuto il Guiness dei primati fino ad allora detenuto da Cuba (vedi nostro articolo su Che Guevara).
Karpov ha anche battuto il record del maggior numero di autografi apposti ad un libro che parla della sua vita: in 6 ore ha firmato 2.000 copie del volume!
È stata l’unica simultanea che gli extraterrestri avrebbero potuto vedere dallo spazio.
 

 

 

 

 


MAGIC CHESS

No, questi scacchi magici non sono quelli tutti speciali di Harry Potter, dove i pezzi, simili nell’aspetto agli scacchi babbani, avevano delle virtù prodigiose. Si chiama così una variante delle nostre partite, ispirata dai giochi Nintendo. Oltre a muoversi normalmente le figurine possono fare delle “fatture” ed eliminare i pezzi avversari con delle maledizioni di magia nera. In alcune versioni si usano, insieme agli scacchi, delle speciali carte da gioco: sempre più complicato!
 


ELISTA, CHE BELLA VISTA!

A margine della storica sfida fra Topalov e Kramnik, che comincia il 23/09 ad Elista, capitale della Calmucchia (la città del Presidente FIDE) i fortunati presenti hanno assistito ad uno spettacolo entusiasmante nello stadio della “Città degli Scacchi” dove si svolge l’incontro. Attraenti ragazze in costumi ispirati al gioco, oltre 1000 bambini che hanno danzato, sciarpe esotiche offerte ai visitatori, fuochi d’artificio… Kramnik si è lamentato dei pezzi di scacchi troppo grandi e ne ha preteso dei più piccoli, Topalov ha fatto togliere una radio vicino alla doccia per paura di corto-circuiti… I contendenti hanno aperto degli enormi scatoloni colorati per scegliere chi cominciava la prima partita col bianco (per la cronaca è toccato a Kramnik).
 

 

 

 

 


PRIMO AMORE DI GIACOMINO

Lo sapevate che il primo amore di Giacomo Leopardi cominciò proprio davanti ad una scacchiera? Nel dicembre 1917 l’autore de “Il sabato del villaggio” aveva 19 anni. La sua famiglia ricevette la visita di una bella signora pesarese di 26 anni (e del grasso marito cinquantenne). Così la descrive: “lineamenti fra il forte ed il delicato, bel colore, occhi nerissimi, capelli castagni, maniere benigne e, secondo me, graziose”. “Le Pesaresi – dice il poeta – sono diversissime, ma per una certa qualità inesprimibile, dalle nostre Marchegiane”. Giacomo la osservò a lungo “con un diletto di mirare un volto piuttosto bello, diletto alquanto maggiore che se avessi contemplato una bella pittura”. Giacomo cominciò a giocare a scacchi, ricevendo le lodi della Signora, che gli chiese d’insegnarle i movimenti del gioco. “M’accorsi ch’Ella con molta facilità imparava e ne argomentai che fosse signora d’ingegno. In ogni modo io mi sentiva il cuore molto molle e tenero… e insomma la signora mi premeva molto”. Dalla Donna sulla scacchiera a quella di carne ed ossa per il nostro artista adolescente…
 


ARABI E NUMERI

Vi presentiamo il piccolo Salem Abdul Rahman Saleh, degli Emirati Arabi Uniti. All’età di 8 anni egli riuscì (vedi foto) a battere un avversario con ELO 2371 ed ottenere il titolo di Maestro FIDE. Ora ne ha 13 ed ha ottenuto un fondo di 136.000 dollari dallo sponsor Damas (gioiellieri), che comprende uno stipendio per tre anni e le spese per i prossimi tornei. Ce ne fossero molti come lui, dedicati alle incruente battaglie sulle 64 caselle!
 

 

 


 
 


SCACCO MARE

Studiare gli scacchi a tavolino, in triste solitudine, può essere molto stressante… E poi, dove trovare un buon maestro? Questi due problemi sono stati risolti nel gennaio scorso con la partenza di una crociera di sogno, chiamata “Chess moves”. A bordo di una lussuosa nave circa 90 scacchisti degli USA, Canada, Irlanda, Messico ecc. sono partiti per un viaggio di una settimana dalla Florida con destinazione Isole Vergini e Bahamas. Erano accompagnati dai Grandi Maestri di Scacchi Susan Polgar, Joel Benjamin e Larry Christiansen che durante il viaggio hanno loro insegnato a praticare e migliorare il “Nobil Gioco”. Nella foto Susan Polgar, sorella di Judit, insieme ai due figli, anch’essi fanatici degli scacchi. Il più grande (si fa per dire, ha solo 6 anni) ha già circa 1500 punti ELO. La prossima crociera si terrà in Alaska dal 14 al 21 agosto, con ben 6 Grandi Maestri. Che aspettate a prenotare?
 


SICILIANA FUOCO E FIAMME

Una variazione della celebre difesa Siciliana di scacchi si chiama “variante del Dragone” e per gli appassionati si sviluppa come segue: 1) e4-c5 2) Cf3-d6 3) d4-Cxd4 4) Cxd4-Cf6 5) Cc3-g6. Il curioso nome gli deriva dal fatto che, dopo lo sviluppo di queste mosse, i pedoni dalla parte di Re acquistano una struttura che assomiglia a quella della costellazione “Draco”, il Dragone. Si tratta di una delle più acute variazione d’una fra le più acute aperture degli scacchi…
 

 


 


 

 


KERES: CERA UNA VOLTA

No, non è una foto del grande scacchista dell’Estonia, deceduto da oltre 30 anni. Si tratta invece di una statua di cera del campione a grandezza naturale che possiamo ammirare nel museo a lui dedicato a Tallin. Paul Keres fu un gentiluomo intelligente, calmo ed educato che per 30 anni restò sull’Olimpo dei grandi giocatori: vinse ad esempio il torneo AVRO davanti a ben 4 campioni del mondo (Botvinnik, Alekhine, Capablanca ed Euwe). Scrisse il famoso libro di scacchi ” 100 partite”. Morì per infarto a 59 anni nel viaggio di ritorno da un torneo in Canada. È l’unico scacchista ad aver avuto il suo ritratto su di una banconota: le 5 corone dell’Estonia.
 


SASSONI E SCACCHI

Sembra impossibile, ma già ai tempi dei Vichinghi esisteva un gioco strategico assai simile agli scacchi! Si praticava con un tavola che poteva avere diverse dimensioni: da una piccola 7 x 7 (in cui chi muoveva per primo aveva molte possibilità di vittoria) ad una di 19 x 19 caselle, ben più complessa ed interessante. Il Re nero era nel mezzo, circondato da 12 suoi guerrieri, ed il suo scopo era di sfuggire ai 24 pezzi bianchi che lo circondavano sui 4 lati e cercavano di catturarlo: tutte le figurine muovevano come le nostre moderne torri. Il gioco si chiamava TAEFL (tavola) ed un antico poema vichingo recita in sassone: “Hy twegen sceolon taefle ymbsittan, penden him hyra torn toglide” (“i due devono sedere intorno alla tavola finché i loro problemi spariranno dai loro cuori”). Il che, spesso, vale anche per i nostri moderni giocatori che si rilassano davanti alle 64 caselle…
 

 


 

 


NOTA BENE!

Tutti gli scacchisti conoscono il sistema algebrico per registrare e comunicare le mosse del gioco, che risulta il più popolare e diffuso (es. Ag5, f6 eccetera). Questa notazione può essere “estesa” (si scrivono casella di partenza e di arrivo di ogni pezzo) o “abbreviata”, in cui la casella d’inizio è omessa a meno che non ci siano equivoci. In Inghilterra e Spagna esiste però anche la notazione descrittiva, in cui sono indicati i pezzi così come sono disposti all’inizio (esempio Torre del lato Regina, Alfiere del lato re) e si indica il movimento di ogni pezzo indicando la casella di partenza e d’arrivo. Il sistema è più complesso, anche perchè la stessa casella ha due nomi a seconda se vista dal lato dei bianchi o dei neri, ma è necessario conoscere la notazione descrittiva se si vogliono capire i vecchi testi di scacchi, che in passato usavano questo sistema.
 


IL MATTO DEGLI SCACCHI

Il più grande campione forse mai vissuto, Bobby Fischer, è sempre stato un originale, ma la sua reazione al terribile 11 settembre 2001 ha mostrato che la sua sanità mentale, forse a causa della persecuzione del Governo americano per aver giocato in Serbia durante l’embargo, era grandemente compromessa. Bobby ha dichiarato dopo l’attacco terroristico: “È una notizia meravigliosa. È tempo di finirla con gli USA una volta per sempre…. Io applaudo l’atto terroristico. Gli Stati Uniti ed Israele hanno ucciso Palestinesi per molti anni. Ora ricevono quello che meritano” (Fischer è ebreo). L’America, che in passato aveva indagato Bobby e sua madre per pretese simpatie comuniste, non gli perdonerà mai queste dichiarazioni ed egli mai più potrà giocare nel paese dello Zio Sam.
 

 


 


 

 


LA NUDA VERITÀ PER TOPALOV

La rossa freccia, strategicamente disposta sul numero di dicembre della rivista bulgara, sottolinea (a caratteri cirillici) l’intervista pubblicata al campione del mondo Veselin Topalov, anch’egli bulgaro e che suoi connazionali chiamano affettuosamente Vesko. Fra l’altro egli dichiara: “La cosa più bella d’essere campione mondiale è di vedere la gioia negli occhi del mio pubblico. La più brutta è di non aver più tempo libero”. Veselin parla poi delle superstizioni circa la fortuna e il malocchio, così diffuse fra gli scacchisti (forse, egli osserva, per autogiustificarsi quando si perde). Qual è la sua apertura di scacchi preferita? “La più spiacevole per il mio avversario del momento”. E la difesa con il Nero? “La Siciliana, che dà chance di vincere col Nero e non solo di pareggiare”. Con chi vorresti giocare? “Con Fischer, anche se è di un’altra generazione”. Veselin si dice poi d’accordo con le nuove regole proposte per ridurre il numero delle partite di patta nei tornei. Ed infine: nei tuoi soggiorni all’estero di cosa avevi più nostalgia? “Dei giardini davanti al Teatro Nazionale, a Sofia, dove si radunano gli scacchisti!”
I redattori di Chess Base, da cui abbiamo tratto la notizia, giurano di aver comprato il Playboy bulgaro solo per questa interessante intervista…
 


GUERRE STELLARI DAVANTI ALLA SCACCHIERA

Sono in corso nel mondo molti sforzi per comunicare con gli extraterrestri, attraverso radio-telescopi giganti capaci di analizzare i segnali dallo spazio… Ma resta il problema: che cosa potremmo inviare NOI nel cosmo per interessare gli Alieni? Tra i vari suggerimenti c’è anche quello che, siccome l’istinto di competizione, di guerra pare esista fra tutti gli esseri viventi, si potrebbero inviare notizie e figure del gioco degli scacchi, ed addirittura il programma FRITZ aggiornato. Infatti una breve descrizione di logica da computer potrebbe essere meglio compresa da una intelligenza spaziale e provocare una risposta che noi sulla Terra saremmo in grado di captare.
A questo proposito chi volesse partecipare ad un programma internazionale per la ricerca di intelligenza extraterrestre utilizzando il proprio computer può connettersi al sito http://setiathome.ssl.berkeley.edu dell’Università di California. Il sito è in italiano, ma esiste in molte lingue e già sono 5 milioni i computer che da casa aiutano in questa appassionante ricerca.
 

 


 


 
 


SOTTO LE STELLE DEL MESSICO A LITIGAR!

Alla maniera della canzone di De Gregori “Scacchi e Tarocchi”… che i Messicani avessero il sangue “caliente” anche quando giocano a scacchi non potevamo dubitarne. I siti internet dedicati al gioco prevedono perfino una sezione chiamata CONTROVERSIE, dove abbiamo letto di federazioni provinciali di scacchi che si distaccano con insulti da quella nazionale (quella dello Stato di San Luis Potosì) e della espulsione di importanti dirigenti (è stato cacciato il Dr. Martinez Gonzales). Per difendere i ragazzi che vorrebbero imparare a giocare a scacchi in santa pace è stata creata la “Associazione nazionale genitori degli scacchisti” che ha avuto l’appoggio della mamma di Kasparov!
 


RUGGITO DI TIGRAN!

In Aparan, cittadina dell’Armenia, è stato inaugurato un monumento al grande connazionale Tigran Petrosian, nono campione mondiale di scacchi. I grandi scacchisti Spasski, Kasparov e Topalov hanno inviato messaggi di felicitazioni. Come la sua statua Tigran è stato un gigante della scacchiera, dotato di un gioco difensivo eccezionale. Con il suo stile inimitabile si è conquistato il cuore degli Armeni e di molti ammiratori nel mondo intero. Anche la piazza principale di Aparan è stata dedicata a questo genio degli scacchi, morto a soli 55 anni, che durante i 20 anni in cui partecipò alle Olimpiadi per l’Unione sovietica fece registrare 79 vittorie, 50 pareggi ed una sola sconfitta!
 

 


 


 

 


MUORE IL RE, VIVA IL RE!

Non a caso gli scacchi sono stati definiti “Il re dei giochi, il gioco dei Re”. Numerosi sovrani l’hanno praticato, a partire da Re Salomone, Re Artù, Filippo II di Spagna e Carlo V. In effetti il Re è un pezzo fondamentale del gioco che, se al principio appare piuttosto fragile e spesso si nasconde dietro i pedoni, nel finale gioca un ruolo molto più attivo, anche per favorire la promozione dei propri sudditi che l’hanno difeso in apertura. Lasker attribuiva al Re il valore di un cavallo più un pedone (cioè all’incirca 4 punti).
 


SCACCHI PER LA PACE

È il nome dell’iniziativa promossa da Mikhail Gorbaciov, Susan Polgar (campionessa mondiale di scacchi, sorella di Judit ed ora cittadina americana) ed Anatoli Karpov (il noto grande scacchista, candidatosi recentemente anche lui alla presidenza FIDE). Li riconosciamo nella foto a fianco. Gli scacchi sono una guerra, ma senza morti e feriti. La cerimonia ed il relativo spettacolo (in cui gli yankees sono maestri) si sono tenuti a Lindsberg, nel Texas: sfilata di auto d’epoca, bande musicali, personaggi in costumi tradizionali e tanti, tanti bambini (i campioni di scacchi del futuro). Il Presidente Gorbaciov (l’uomo del secolo?) era accompagnato dalla figlia Irina. Non potevano mancare la bandiera dell’ONU e quelle degli ex avversari USA e Russia. Susan e Anatoli hanno infine giocato un mini torneo di scacchi blitz; per Karpov la prima mossa è stata fatta da Gorbaciov, che ha scelto la stravagante g4 (attacco Grob ). L’incontro è finito in pareggio 3 a 3.
 

 


 


 
 


IL BIANCO… VINCE!

“Ruky” è il nome della mascotte ufficiale della 37a Olimpiade di scacchi che si terrà a Torino dal 20 maggio al 4 giugno 2006. Ideatrice Annalisa Mondino, una studentessa di Savigliano (CN) che ha partecipato al concorso tenutosi nelle scuole medie del Piemonte e che ha visto ben 240 elaborati presentati. Nella foto la conferenza stampa e la premiazione: la creatrice è… in bianco.
 


SCACCHI, FACOLTÀ DI VINCERE!

Sono cominciate in Scozia le prime lezioni universitarie al mondo relative al gioco degli scacchi. Il corso è offerto dalla Università di Aberdeen e prevede un anno di studio per il master e tre anni per il dottorato. Gli allievi debbono essere ferrati in matematica e in informatica. Lo scopo del corso post laurea è la creazione di nuovi Grandi Maestri esperti nel gioco ed anche di sviluppare un software capace di battere i migliori giocatori. Garry Kasparov, che come noto ha rinunciato alle competizioni, ha detto che sta pensando seriamente all’offerta di insegnarvi.
 

 


 


 

 


64 CASELLE: UNA QUESTIONE… OMERICA

A che gioco giocano Achille ed Aiace in questa anfora del sesto secolo avanti Cristo, conservata nel museo etrusco gregoriano di Roma? La maggioranza dice a dadi, ma ci sono quelli che suggeriscono una specie di dama. Infine qualcuno pensa addirittura che i due eroi giocassero a scacchi! Infatti la leggenda vuole che sia stato Palamede, eroe omerico, ad inventare quest’ultimo gioco durante il tedioso assedio di Troia. Ne è conferma un disegno conservato nella vicina cattedrale di Pesaro, dove appunto Palamede gioca a scacchi nientemeno che con Ulisse! Dobbiamo dire che la guerra fra Greci e Troiani ben si presta ad una
interpretazione scacchistica. Ci sono i re, la bella regina Elena, le torre di Ilio…. persino il Cavallo!
 


BIANCO,NERO E… CELLULE GRIGIE

Due psicologi dell’Università Berkeley, i signori Dreyfus, hanno studiato i segreti della mente dei Grandi Maestri di scacchi (circa l’1% di tutti i giocatori). I loro processi mentali sono gli stessi di quelli appartenenti a qualsiasi altro esperto: piloti, chirurghi, avvocati o grandi giocatori di basket. Tutti sono guidati dall’intuizione (a differenza naturalmente dei computer che praticano questo gioco) guidata però dalla esperienza. In più sembra che occorra anche un certo talento biologico, un ambiente propizio, l’impegno e la collaborazione della famiglia del genio ed una considerazione sociale per l’attività scacchistica (che da noi manca del tutto). Molti Maestri corrispondono a questo profilo, unica eccezione Bobby Fischer…
 

 


 


 
 


SCACCHI ED ANGELI

Nel 28mo canto del Paradiso Dante, per dare un’idea del numero immenso degli angeli, usa una similitudine tratta dalla storia degli scacchi, gioco che egli mostra di conoscere:
“L’incendio suo seguiva ogni scintilla
ed eran tanti che il numero loro
più che il doppiare degli scacchi s’inmilla”
(“inmilla” è una parola che egli ha inventato per dire “moltiplica per mille”). L’Alighieri si riferisce alla leggende sull’origine del gioco, notissima nel Medioevo, in cui il mercante che aveva inventato gli scacchi chiede per ricompensa 1 chicco di grano per la prima casella della scacchiera, 2 per la seconda, 4 per la terza e così via fino alla 64esima. Il che portava all’esorbitante numero di 18.446.744.073.709.551.615 chicchi!
 


MAGICA MAGIARA

Susan Polgar (la biondina nella foto), ex campionessa del mondo di scacchi e sorella della più nota Judit, ha giocato una simultanea contro ben 326 avversari, stabilendo il nuovo record Guinness: Susan ha realizzato 309 vittorie, 14 pareggi e 3 sconfitte, il tutto nel massacrante tempo di gioco di 16 ore e mezza. L’incontro, che ha richiesto una preparazione di 2 anni, si è tenuto a Palm Beach, Florida. Susan Polgar, ungherese di nascita (col nome di Szusa), è ormai americana a tutti gli effetti. Nelle ultime olimpiadi di scacchi ha persino giocato contro il proprio paese natale ed è riuscita a portare gli USA alla medaglia d’argento. Per saperne di più su questa giovane donna straordinaria: www.susanpolgar.com.
 

 


 

 

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