Archivio: “Scacchiere e Chiacchiere”
ARCHIVIO: “SCACCHIERE E CHIACCHIERE”
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Il Presidente della Federazione mondiale degli scacchi FIDE, Ilyumzhinov, è stato rieletto in questa carica, che detiene da ben 16 anni. Egli ha battuto nientemeno che il campione Karpov. Questo eccentrico milionario è anche Presidente della Calmucchia, una regione buddista della Russia vicina al Mar Caspio, ricca di petrolio. |
Victor Korchnoi compie 80 anni! Invece di rilassarsi nella sua villa in Svizzera (Paese dove si rifugiò nel 1976 fuggendo dall’URSS) il suo calendario è pieno d’impegni: simultanee, incontri-sfida con altre leggende degli scacchi, banchetti con Kasparov, eccetera. |
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La Federazione francese di scacchi ha sospeso per 7 anni il proprio giocatore, Grande Maestro diciannovenne Sebastien Feller ed altri 2 campioni transalpini per aver imbrogliato alle Olimpiadi di scacchi 2010. |
Un gruppo di artisti ha creato un enorme “mostruoso” gioco di scacchi usando più di 100.000 mattoncini Lego. La gigantesca scacchiera misura 3,8 per 3,8 metri e sono state necessarie 4 persone e quasi un anno per completare i vari pezzi, che possono muoversi tramite computer ed animarsi per il piacere degli spettatori. Il costo delle mattonelle supera i 25.000 euro. |
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L’ultimo campionato mondiale di scacchi si è concluso nel maggio scorso con l’incontro fra il detentore del titolo, l’indiano Anand, e lo sfidante, il bulgaro Topalov. La gara si è tenuta la Sofia, patria di quest’ultimo campione. |
Durante la guerra d’indipendenza americana una spia inviò un biglietto al Colonnello Rahl, comandante degli Inglesi, con dettagli sul prossimo attacco da parte di Washington, che comandava i ribelli americani. Il comandante stava giocando a scacchi e non voleva distrarsi; mise così il messaggio senza leggerlo nel taschino del suo panciotto, dove fu ritrovato quando morì in quella battaglia. Il nostro gioco, quindi, ha forse cambiato le sorti dello scontro, della guerra e addirittura della Storia? |
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Il titolo di Grande Maestro è stato assegnato a concorrenti assai giovani (Karjakin, ucraino, a soli 12 anni, nel 1990), ma anche a senior assai in là con gli anni: Enrico Paolo e Mario Monticelli (Italia) ad 88 ed 83 anni, il tedesco Mieses e l’anziano Koltanowski ad 85anni! Il più anziano GM vivente è l’ungherese Lilienthal con 99 anni! |
Si terranno dal 18/11/2010 al 20/12/2010 i campionati italiani di scacchi online su www.scacchistars.it (le regole sono dettagliate sul sito ospitante). Costo iscrizione solamente 1 euro e monte premi di almeno 20.000 euro. La durata delle partite è di soli 1-3-5 minuti! Questo nuovissimo sito dispone di un software intelligente che controlla il gioco ed evita le frodi (ci saranno molti imbroglioni, attratti dai premi, che cercheranno di usare programmi scacchistici). Questa nuova forma di gioco sta aprendo la strada al riconoscimento formale delle gare scacchistiche on-line. |
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Il giovane Grande Maestro transalpino Tkachiev, vincitore dell’ultimo Campionato di Francia (ELO 2669), durante un torneo in India nel settembre scorso si è presentato all’incontro completamente sbronzo e si è addormentato più volte con la testa sulla scacchiera. Nonostante l’aiuto dei suoi amici egli è stato portato via dagli inservienti dopo la 15ma mossa. |
Nella sfida fra Bulgaria ed Inghilterra nel campionato europeo di scacchi (ottobre 2009) il Grande Maestro Delchev stava per effettuare la mossa decisiva quando il suo telefonino ha squillato, portando alla sua immediata squalifica come da regolamento. |
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L’astronauta Fugleson, rientrato sulla Terra dopo una missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha ricevuto in premio il programma di scacchi Fritz 11, firmato dai campioni Kasparov, Karpov, Kramnik, Spassky ed Anand. Egli ha trovato il tempo per giocare una partita nello spazio contro un gruppo di lettori di un giornale svedese. Fugleson aveva comunque poco tempo per riflettere, viste le sue importanti mansioni a bordo della navicella. |
La bionda ed affascinante moldava Almira Skripchenko (ora francese) vincitrice del campionato mondiale under 16 e di quello europeo, con ELO 2450, alterna agli scacchi un gioco certo più aleatorio ma assai meglio remunerato: il poker. |
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Sapete chi è il santo patrono degli scacchisti? Non tutti sono a conoscenza che si tratta della spagnola Teresa d’Avila (1515-1582), santa e dottore della chiesa. Nel suo libro “Cammino della perfezione” Teresa dedica un intero capitolo agli scacchi, visti come mezzo d’istruzione. Teresa era anche una abile giocatrice, tanto che un vescovo spagnolo la nominò nel 1944 patrona degli scacchisti. |
Questi sono i diversi nomi del pezzo di scacchi, protagonista anche di due romanzi gialli. Agata Christie nel suo libro “Poirot ed i Quattro” fa usare dall’omicida un alfiere bianco attraversato da un elettrodo, che quando tocca la casella provoca una scossa letale. S.S. Van Dine scrisse nel 1928 il romanzo “L’enigma dell’alfiere”, un giallo a tematica scacchistica con l’ispettore Philo Vance, da cui venne anche tratto un film. |
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Non sono molte le strade dedicate ai grandi giocatori di scacchi: una di queste prende il nome di Philidor, il campione francese del ‘700 che era anche un affermato musicista. “Rue Philidor”, nel 20° “arrondissement” di Parigi, è dedicata alla sua memoria. |
Da tempo gli specialisti dell’intelligenza artificiale creano dei programmi per vincere i finali di partita a scacchi, in cui le mosse possibili sono assai numerose. Un certo Thompson era riuscito a vincere un finale con 5 pezzi (tre contro due), con un complicato programma di 71 mosse. |
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Quando ci battiamo per conquistare qualche punticino ELO, pensiamo che il nome di questo sistema nasca come iniziali di chissà quali parole. |
In questo continente si ha una vera e propria venerazione per tutti gli sport, ed anche gli scacchi non fanno eccezione. |
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Si terranno per la prima volta a Pechino, dal 3 al 18 ottobre, i “Giochi Sportivi della Mente”. Vi vengono presentati, oltre agli scacchi, il bridge, la Dama, il gioco Go e gli scacchi Cinesi. |
I Russi non dimenticano le loro grandi scacchiste, così nello scorso dicembre si è tenuto il quinto “Memoriale Elisabetta Bykova”, campionessa mondiale negli anni 1953-56 e 1958-62. Elisabetta era nata nei pressi di Vladimir, vicino Mosca, una città ricca di monumenti e di arte. Dodici talentuose e belle scacchiste hanno partecipato all’Open, che ha visto trionfare Daria Charochkina con un intero punto di vantaggio sulle avversarie. Il torneo principale è stato invece vinto da Natalia Zdebskaja, che vediamo nella foto. |
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Le leggende metropolitane, si sa, sono dure a morire! Nel 1891 l’autorevole International Chess Magazine raccontò la storia del gentleman inglese M. Rooke Rookewarden, notevole giocatore di scacchi “alla cieca”, che fu capace di vincere fino a 12 partite ad occhi bendati. |
I Circoli di Ascoli e San Benedetto stanno preparando una pubblicazione che riassume le attività scacchistiche del 2008 ed è corredata di belle foto eseguite dalla madre di un tesserato, l’artista Maria Antonietta Traini. Il calendario sarà distribuito ad Autorità e benefattori e si basa sulla storia di Alice, il celebre personaggio al di là dello specchio (Il libro di Carroll è una vera e propria partita a scacchi). |
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Sono sorprendentemente numerosi gli scacchisti maschi e femmine che convolano a giuste nozze… La scintilla dell’amore è scoccata perché essi hanno gli stessi problemi, giocano negli stessi tornei, si allenano insieme, spesso eseguono le stesse aperture! |
Abbiamo conosciuto il piccolo Alessio Viviani sulla spiaggia di Porto d’Ascoli, dove ha partecipato sempre con buon successo ai tornei di scacchi tenuti quest’estate. |
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Sul treno ad alta velocità Torino-Milano si è recentemente tenuta una simultanea veramente speciale. La giovane Veronica Goi, membro del team olimpico di scacchi ed appassionata di questo sport da quando aveva 5 anni, ha sfidato i viaggiatori ad una partita da concludersi prima dell’arrivo nel capoluogo lombardo. |
Il 31 dicembre 2006 il Russo Vladimir Kramnik, neo campione del mondo di scacchi, ha sposato civilmente la giornalista francese Marie-Laure Germon, che lo aveva conosciuto 2 anni orsono nel corso di un’intervista assai singolare (lei non parla russo né lui francese). |
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Si tratta dell’antichissimo gioco che i Romani chiamavano “latrunculi”. Questa parola voleva all’inizio dire solo “soldati”, poi prese il senso peggiorativo di mercenari o banditi di strada, fino ai “ladruncoli” attuali. Si giocava con 8 (oppure 16) pedoni ed un Re, che doveva sfuggire al loro assalto. |
I tornei del Nobil Giuoco hanno cominciato ad offrire dei premi allettanti (anche oltre 100.000 dollari) tanto che sono spuntati come funghi gli imbroglioni, coloro cioè che mentre giocano si collegano ai computer (diventati sempre più infallibili) per usare i loro trucchi e vincere senza merito. Spesso però vengono traditi dal fatto che riescono a battere dei campioni pur avendo un ELO assai modesto. |
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È questo il titolo dell’interessante volume pubblicato nel 2001 dal Grande Maestro ucraino-americano Eduard Gufeld. Nel volume si discute il suo tentativo di giocare una “perfetta” partita di scacchi, un capolavoro come quello che, nella pittura, è stato creato da Leonardo. Gufeld ritiene di aver creato la sua “Gioconda” scacchistica in una famosa partita giocata nel 1973 contro Bagirov. |
A metà novembre si è giocato in Germania un torneo fra 4 belle scacchiste, con cadenza “rapida”: è proprio quello che piace al grande pubblico! |
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Può sembrare strano, ma anche i dinosauri vengono utilizzati quali personaggi in certe serie di figurine per gli scacchi. Ora lottano sulla scacchiera, ma essi dominarono la Terra per ben 160 milioni di anni, poi misteriosamente ebbero scacco matto dalla Natura e scomparvero 65 milioni di anni orsono. I set di scacchi riproducono le varie razze di questi mastodontici animali. Il “Tirannosaurus Rex” (a lato) è naturalmente il Re (carnivoro) di questa serie di pezzi, mentre le Regina è il Pachicephalosauro. La Torre viene rappresentata dal Triceratopo (un erbivoro) ed i pedoni dai Maiasauri… brrrrr! |
È uscita la terza versione del programma Fritz per i più piccini (ed i loro genitori…), chiamata appunto “Scacchi per vincitori”, con nuovi giochi ed avventure atti ad insegnare il gioco divertendosi. Si tratta di un CD che insegna tutto, persino come muovere il mouse per i neo-internauti. |
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Le vite degli scacchi e dei dadi sono state per lungo tempo unite. Nell’antenato del Nobil Giuoco, lo Chaturanga, si usavano dei dadi per stabilire quale pezzo si doveva muovere ed anche oggi in India si gioca una variante degli scacchi in cui si usano i cubetti fortunati. |
Il 38enne norvegese Simen Agdestein è stato per 7 anni campione di scacchi del suo paese e l’allenatore del famoso ragazzo prodigio scacchista Magnus Carlsen. Recentemente Simen ha partecipato all’edizione scandinava di “Ballando con le stelle”. |
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Certo ogni giocatore di scacchi ha il suo profilo, la sua espressione ed i suoi modi di giocare e di comportarsi. Non c’è da meravigliarsi dunque se tutti i famosi campioni hanno dei soprannomi che distinguono il loro stile. |
I Messicani fanno tutto alla grande, a partire dagli abitanti della loro capitale che hanno superato i 20 milioni. |
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No, questi scacchi magici non sono quelli tutti speciali di Harry Potter, dove i pezzi, simili nell’aspetto agli scacchi babbani, avevano delle virtù prodigiose. Si chiama così una variante delle nostre partite, ispirata dai giochi Nintendo. Oltre a muoversi normalmente le figurine possono fare delle “fatture” ed eliminare i pezzi avversari con delle maledizioni di magia nera. In alcune versioni si usano, insieme agli scacchi, delle speciali carte da gioco: sempre più complicato! |
A margine della storica sfida fra Topalov e Kramnik, che comincia il 23/09 ad Elista, capitale della Calmucchia (la città del Presidente FIDE) i fortunati presenti hanno assistito ad uno spettacolo entusiasmante nello stadio della “Città degli Scacchi” dove si svolge l’incontro. Attraenti ragazze in costumi ispirati al gioco, oltre 1000 bambini che hanno danzato, sciarpe esotiche offerte ai visitatori, fuochi d’artificio… Kramnik si è lamentato dei pezzi di scacchi troppo grandi e ne ha preteso dei più piccoli, Topalov ha fatto togliere una radio vicino alla doccia per paura di corto-circuiti… I contendenti hanno aperto degli enormi scatoloni colorati per scegliere chi cominciava la prima partita col bianco (per la cronaca è toccato a Kramnik). |
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Lo sapevate che il primo amore di Giacomo Leopardi cominciò proprio davanti ad una scacchiera? Nel dicembre 1917 l’autore de “Il sabato del villaggio” aveva 19 anni. La sua famiglia ricevette la visita di una bella signora pesarese di 26 anni (e del grasso marito cinquantenne). Così la descrive: “lineamenti fra il forte ed il delicato, bel colore, occhi nerissimi, capelli castagni, maniere benigne e, secondo me, graziose”. “Le Pesaresi – dice il poeta – sono diversissime, ma per una certa qualità inesprimibile, dalle nostre Marchegiane”. Giacomo la osservò a lungo “con un diletto di mirare un volto piuttosto bello, diletto alquanto maggiore che se avessi contemplato una bella pittura”. Giacomo cominciò a giocare a scacchi, ricevendo le lodi della Signora, che gli chiese d’insegnarle i movimenti del gioco. “M’accorsi ch’Ella con molta facilità imparava e ne argomentai che fosse signora d’ingegno. In ogni modo io mi sentiva il cuore molto molle e tenero… e insomma la signora mi premeva molto”. Dalla Donna sulla scacchiera a quella di carne ed ossa per il nostro artista adolescente… |
Vi presentiamo il piccolo Salem Abdul Rahman Saleh, degli Emirati Arabi Uniti. All’età di 8 anni egli riuscì (vedi foto) a battere un avversario con ELO 2371 ed ottenere il titolo di Maestro FIDE. Ora ne ha 13 ed ha ottenuto un fondo di 136.000 dollari dallo sponsor Damas (gioiellieri), che comprende uno stipendio per tre anni e le spese per i prossimi tornei. Ce ne fossero molti come lui, dedicati alle incruente battaglie sulle 64 caselle! |
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Studiare gli scacchi a tavolino, in triste solitudine, può essere molto stressante… E poi, dove trovare un buon maestro? Questi due problemi sono stati risolti nel gennaio scorso con la partenza di una crociera di sogno, chiamata “Chess moves”. A bordo di una lussuosa nave circa 90 scacchisti degli USA, Canada, Irlanda, Messico ecc. sono partiti per un viaggio di una settimana dalla Florida con destinazione Isole Vergini e Bahamas. Erano accompagnati dai Grandi Maestri di Scacchi Susan Polgar, Joel Benjamin e Larry Christiansen che durante il viaggio hanno loro insegnato a praticare e migliorare il “Nobil Gioco”. Nella foto Susan Polgar, sorella di Judit, insieme ai due figli, anch’essi fanatici degli scacchi. Il più grande (si fa per dire, ha solo 6 anni) ha già circa 1500 punti ELO. La prossima crociera si terrà in Alaska dal 14 al 21 agosto, con ben 6 Grandi Maestri. Che aspettate a prenotare? |
Una variazione della celebre difesa Siciliana di scacchi si chiama “variante del Dragone” e per gli appassionati si sviluppa come segue: 1) e4-c5 2) Cf3-d6 3) d4-Cxd4 4) Cxd4-Cf6 5) Cc3-g6. Il curioso nome gli deriva dal fatto che, dopo lo sviluppo di queste mosse, i pedoni dalla parte di Re acquistano una struttura che assomiglia a quella della costellazione “Draco”, il Dragone. Si tratta di una delle più acute variazione d’una fra le più acute aperture degli scacchi… |
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No, non è una foto del grande scacchista dell’Estonia, deceduto da oltre 30 anni. Si tratta invece di una statua di cera del campione a grandezza naturale che possiamo ammirare nel museo a lui dedicato a Tallin. Paul Keres fu un gentiluomo intelligente, calmo ed educato che per 30 anni restò sull’Olimpo dei grandi giocatori: vinse ad esempio il torneo AVRO davanti a ben 4 campioni del mondo (Botvinnik, Alekhine, Capablanca ed Euwe). Scrisse il famoso libro di scacchi ” 100 partite”. Morì per infarto a 59 anni nel viaggio di ritorno da un torneo in Canada. È l’unico scacchista ad aver avuto il suo ritratto su di una banconota: le 5 corone dell’Estonia. |
Sembra impossibile, ma già ai tempi dei Vichinghi esisteva un gioco strategico assai simile agli scacchi! Si praticava con un tavola che poteva avere diverse dimensioni: da una piccola 7 x 7 (in cui chi muoveva per primo aveva molte possibilità di vittoria) ad una di 19 x 19 caselle, ben più complessa ed interessante. Il Re nero era nel mezzo, circondato da 12 suoi guerrieri, ed il suo scopo era di sfuggire ai 24 pezzi bianchi che lo circondavano sui 4 lati e cercavano di catturarlo: tutte le figurine muovevano come le nostre moderne torri. Il gioco si chiamava TAEFL (tavola) ed un antico poema vichingo recita in sassone: “Hy twegen sceolon taefle ymbsittan, penden him hyra torn toglide” (“i due devono sedere intorno alla tavola finché i loro problemi spariranno dai loro cuori”). Il che, spesso, vale anche per i nostri moderni giocatori che si rilassano davanti alle 64 caselle… |
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Tutti gli scacchisti conoscono il sistema algebrico per registrare e comunicare le mosse del gioco, che risulta il più popolare e diffuso (es. Ag5, f6 eccetera). Questa notazione può essere “estesa” (si scrivono casella di partenza e di arrivo di ogni pezzo) o “abbreviata”, in cui la casella d’inizio è omessa a meno che non ci siano equivoci. In Inghilterra e Spagna esiste però anche la notazione descrittiva, in cui sono indicati i pezzi così come sono disposti all’inizio (esempio Torre del lato Regina, Alfiere del lato re) e si indica il movimento di ogni pezzo indicando la casella di partenza e d’arrivo. Il sistema è più complesso, anche perchè la stessa casella ha due nomi a seconda se vista dal lato dei bianchi o dei neri, ma è necessario conoscere la notazione descrittiva se si vogliono capire i vecchi testi di scacchi, che in passato usavano questo sistema. |
Il più grande campione forse mai vissuto, Bobby Fischer, è sempre stato un originale, ma la sua reazione al terribile 11 settembre 2001 ha mostrato che la sua sanità mentale, forse a causa della persecuzione del Governo americano per aver giocato in Serbia durante l’embargo, era grandemente compromessa. Bobby ha dichiarato dopo l’attacco terroristico: “È una notizia meravigliosa. È tempo di finirla con gli USA una volta per sempre…. Io applaudo l’atto terroristico. Gli Stati Uniti ed Israele hanno ucciso Palestinesi per molti anni. Ora ricevono quello che meritano” (Fischer è ebreo). L’America, che in passato aveva indagato Bobby e sua madre per pretese simpatie comuniste, non gli perdonerà mai queste dichiarazioni ed egli mai più potrà giocare nel paese dello Zio Sam. |
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La rossa freccia, strategicamente disposta sul numero di dicembre della rivista bulgara, sottolinea (a caratteri cirillici) l’intervista pubblicata al campione del mondo Veselin Topalov, anch’egli bulgaro e che suoi connazionali chiamano affettuosamente Vesko. Fra l’altro egli dichiara: “La cosa più bella d’essere campione mondiale è di vedere la gioia negli occhi del mio pubblico. La più brutta è di non aver più tempo libero”. Veselin parla poi delle superstizioni circa la fortuna e il malocchio, così diffuse fra gli scacchisti (forse, egli osserva, per autogiustificarsi quando si perde). Qual è la sua apertura di scacchi preferita? “La più spiacevole per il mio avversario del momento”. E la difesa con il Nero? “La Siciliana, che dà chance di vincere col Nero e non solo di pareggiare”. Con chi vorresti giocare? “Con Fischer, anche se è di un’altra generazione”. Veselin si dice poi d’accordo con le nuove regole proposte per ridurre il numero delle partite di patta nei tornei. Ed infine: nei tuoi soggiorni all’estero di cosa avevi più nostalgia? “Dei giardini davanti al Teatro Nazionale, a Sofia, dove si radunano gli scacchisti!” |
Sono in corso nel mondo molti sforzi per comunicare con gli extraterrestri, attraverso radio-telescopi giganti capaci di analizzare i segnali dallo spazio… Ma resta il problema: che cosa potremmo inviare NOI nel cosmo per interessare gli Alieni? Tra i vari suggerimenti c’è anche quello che, siccome l’istinto di competizione, di guerra pare esista fra tutti gli esseri viventi, si potrebbero inviare notizie e figure del gioco degli scacchi, ed addirittura il programma FRITZ aggiornato. Infatti una breve descrizione di logica da computer potrebbe essere meglio compresa da una intelligenza spaziale e provocare una risposta che noi sulla Terra saremmo in grado di captare. |
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Alla maniera della canzone di De Gregori “Scacchi e Tarocchi”… che i Messicani avessero il sangue “caliente” anche quando giocano a scacchi non potevamo dubitarne. I siti internet dedicati al gioco prevedono perfino una sezione chiamata CONTROVERSIE, dove abbiamo letto di federazioni provinciali di scacchi che si distaccano con insulti da quella nazionale (quella dello Stato di San Luis Potosì) e della espulsione di importanti dirigenti (è stato cacciato il Dr. Martinez Gonzales). Per difendere i ragazzi che vorrebbero imparare a giocare a scacchi in santa pace è stata creata la “Associazione nazionale genitori degli scacchisti” che ha avuto l’appoggio della mamma di Kasparov! |
In Aparan, cittadina dell’Armenia, è stato inaugurato un monumento al grande connazionale Tigran Petrosian, nono campione mondiale di scacchi. I grandi scacchisti Spasski, Kasparov e Topalov hanno inviato messaggi di felicitazioni. Come la sua statua Tigran è stato un gigante della scacchiera, dotato di un gioco difensivo eccezionale. Con il suo stile inimitabile si è conquistato il cuore degli Armeni e di molti ammiratori nel mondo intero. Anche la piazza principale di Aparan è stata dedicata a questo genio degli scacchi, morto a soli 55 anni, che durante i 20 anni in cui partecipò alle Olimpiadi per l’Unione sovietica fece registrare 79 vittorie, 50 pareggi ed una sola sconfitta! |
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Non a caso gli scacchi sono stati definiti “Il re dei giochi, il gioco dei Re”. Numerosi sovrani l’hanno praticato, a partire da Re Salomone, Re Artù, Filippo II di Spagna e Carlo V. In effetti il Re è un pezzo fondamentale del gioco che, se al principio appare piuttosto fragile e spesso si nasconde dietro i pedoni, nel finale gioca un ruolo molto più attivo, anche per favorire la promozione dei propri sudditi che l’hanno difeso in apertura. Lasker attribuiva al Re il valore di un cavallo più un pedone (cioè all’incirca 4 punti). |
È il nome dell’iniziativa promossa da Mikhail Gorbaciov, Susan Polgar (campionessa mondiale di scacchi, sorella di Judit ed ora cittadina americana) ed Anatoli Karpov (il noto grande scacchista, candidatosi recentemente anche lui alla presidenza FIDE). Li riconosciamo nella foto a fianco. Gli scacchi sono una guerra, ma senza morti e feriti. La cerimonia ed il relativo spettacolo (in cui gli yankees sono maestri) si sono tenuti a Lindsberg, nel Texas: sfilata di auto d’epoca, bande musicali, personaggi in costumi tradizionali e tanti, tanti bambini (i campioni di scacchi del futuro). Il Presidente Gorbaciov (l’uomo del secolo?) era accompagnato dalla figlia Irina. Non potevano mancare la bandiera dell’ONU e quelle degli ex avversari USA e Russia. Susan e Anatoli hanno infine giocato un mini torneo di scacchi blitz; per Karpov la prima mossa è stata fatta da Gorbaciov, che ha scelto la stravagante g4 (attacco Grob ). L’incontro è finito in pareggio 3 a 3. |
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“Ruky” è il nome della mascotte ufficiale della 37a Olimpiade di scacchi che si terrà a Torino dal 20 maggio al 4 giugno 2006. Ideatrice Annalisa Mondino, una studentessa di Savigliano (CN) che ha partecipato al concorso tenutosi nelle scuole medie del Piemonte e che ha visto ben 240 elaborati presentati. Nella foto la conferenza stampa e la premiazione: la creatrice è… in bianco. |
Sono cominciate in Scozia le prime lezioni universitarie al mondo relative al gioco degli scacchi. Il corso è offerto dalla Università di Aberdeen e prevede un anno di studio per il master e tre anni per il dottorato. Gli allievi debbono essere ferrati in matematica e in informatica. Lo scopo del corso post laurea è la creazione di nuovi Grandi Maestri esperti nel gioco ed anche di sviluppare un software capace di battere i migliori giocatori. Garry Kasparov, che come noto ha rinunciato alle competizioni, ha detto che sta pensando seriamente all’offerta di insegnarvi. |
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A che gioco giocano Achille ed Aiace in questa anfora del sesto secolo avanti Cristo, conservata nel museo etrusco gregoriano di Roma? La maggioranza dice a dadi, ma ci sono quelli che suggeriscono una specie di dama. Infine qualcuno pensa addirittura che i due eroi giocassero a scacchi! Infatti la leggenda vuole che sia stato Palamede, eroe omerico, ad inventare quest’ultimo gioco durante il tedioso assedio di Troia. Ne è conferma un disegno conservato nella vicina cattedrale di Pesaro, dove appunto Palamede gioca a scacchi nientemeno che con Ulisse! Dobbiamo dire che la guerra fra Greci e Troiani ben si presta ad una |
Due psicologi dell’Università Berkeley, i signori Dreyfus, hanno studiato i segreti della mente dei Grandi Maestri di scacchi (circa l’1% di tutti i giocatori). I loro processi mentali sono gli stessi di quelli appartenenti a qualsiasi altro esperto: piloti, chirurghi, avvocati o grandi giocatori di basket. Tutti sono guidati dall’intuizione (a differenza naturalmente dei computer che praticano questo gioco) guidata però dalla esperienza. In più sembra che occorra anche un certo talento biologico, un ambiente propizio, l’impegno e la collaborazione della famiglia del genio ed una considerazione sociale per l’attività scacchistica (che da noi manca del tutto). Molti Maestri corrispondono a questo profilo, unica eccezione Bobby Fischer… |
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Nel 28mo canto del Paradiso Dante, per dare un’idea del numero immenso degli angeli, usa una similitudine tratta dalla storia degli scacchi, gioco che egli mostra di conoscere: |
Susan Polgar (la biondina nella foto), ex campionessa del mondo di scacchi e sorella della più nota Judit, ha giocato una simultanea contro ben 326 avversari, stabilendo il nuovo record Guinness: Susan ha realizzato 309 vittorie, 14 pareggi e 3 sconfitte, il tutto nel massacrante tempo di gioco di 16 ore e mezza. L’incontro, che ha richiesto una preparazione di 2 anni, si è tenuto a Palm Beach, Florida. Susan Polgar, ungherese di nascita (col nome di Szusa), è ormai americana a tutti gli effetti. Nelle ultime olimpiadi di scacchi ha persino giocato contro il proprio paese natale ed è riuscita a portare gli USA alla medaglia d’argento. Per saperne di più su questa giovane donna straordinaria: www.susanpolgar.com. |
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