Alekhine: c’è sempre una speranza
C’È SEMPRE UNA SPERANZA…
(una storia vera)
1943, seconda guerra mondiale. I pezzi tedeschi, avanzando, hanno occupato la casella Francia…
Alekhine, che vi risiede, per proteggere sua moglie ed i suoi beni accetta di collaborare con gli invasori: gioca diverse partite simultanee di scacchi ad occhi bendati con le truppe germaniche.
In una di queste compete contro 32 generali nazisti, giocando alla cieca. Dopo aver vinto la maggioranza delle partite Alessandro raggiunge, con il bianco, la posizione seguente
L’ufficiale tedesco, che doveva muovere il nero, offrì di arrendersi, perchè non vedeva nessuna difesa per il matto della Regina bianca in h8. Anche muovendo il pedone nero in g6 seguivano: Dh7+ Rf8, Dh8+ AxDh8 (Alekhine perde la Regina), Txh8++. A sorpresa il grande campione propone: “Scambiamoci i colori, prendo io il nero”.
Il generale accetta: Alekhine muove la Torre in h4 ed il tedesco la “mangia” con il cavallo. Il russo allora mette la sua Regina nera in c3, poi tranquillamente continua il suo giro di partite con gli altri nazisti.
Quando arriva di nuovo il suo turno, il tedesco, che ora ha il bianco, è disperato. Impossibile, pensa, evitare il “matto” con la Regina avversaria in b2: anche muovendo il Re bianco in c1 la Regina di Alekhine andrebbe in a1 ed egli perderebbe la torre…
Altra sorprendente proposta di Alekhine: “Herr General, scambiamo ancora i colori e ridatemi il bianco!”. “Ya, ya”, accetta il generale…
Alekhine allora muove la sua Regina bianca in h8. Il Re nero la cattura ed il Cavallo del russo salta in g6. Sola mossa che resta al Re germanico è g8. Alekhine spinge la sua torre in h8. SCACCO MATTO!
Tutto ciò conferma il vecchio adagio scacchistico: “Mai perdere la speranza”, ciò che in fondo Alekhine, con la sua vita piena d’imprevisti, si sforzò di dimostrare.
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